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Fino al 30.VII.2002 Visioni e Capricci del Novecento. Spartaco Carlini (1884-1949) Pisa, Palazzo Lanfranchi
toscana
Il Campo dei Miracoli di Pisa, Torre del Lago Puccini e la bohème degli artisti riunitasi attorno al musicista, gli spazi assorti della città ed i suoi lungarni, svaporanti o colorati di folle per la Regata Storica…
Questi i luoghi d’affezione e di vita di Spartaco Carlini (1884-1949), artista sedentario ed introverso, al quale la città rende finalmente un partecipe e doveroso omaggio con la retrospettiva allestita a Palazzo Lanfranchi.
L’esposizione propone, con 150 lavori dell’artista pisano, un esaustivo percorso attraverso la sua opera, permettendo di seguirne gli sviluppi interni e le tangenze con il vitale clima culturale della provincia toscana della prima metà del Novecento.
Dall’infuocato Tramonto d’Autunno del suo primo maestro, Guglielmo Amedeo Lori , che accoglie il visitatore mettendolo al corrente delle riflessioni sul divisionismo del giovane Carlini, il sinuoso percorso espositivo procede illustrando quel clima internazionale che, attraverso la grafica e le riviste illustrate d’oltralpe, giunse a stimolare la fantasia del pisanissimo Carlini. Non stupisca quindi trovare a confronto delle sue prime prove grafiche, che testimoniano un precoce aggiornamento sulle esperienze simboliste, fogli di artisti quali Greiner, Klinger e Von Stuck, accanto a richiami al simbolismo nostrano rappresentato in mostra da Giovanni e Romeo Costetti, Andrea Lippi, Gordigiani, Natali, Nomellini, e da Lorenzo Viani, grande estimatore del genio fantastico dell’artista. Parallelamente ai disegni di carattere intimista del primo decennio del secolo, la fantasia di Carlini si esercita sui temi giocosi suggeriti, questa volta, dalle riviste umoristiche illustrate pervase dalla grafica Art Nouveau . Ed ecco una serie di sapide immagini in cui bambine e signorine alla moda vengono vergate dall’artista sulla pagina con poche linee per poi essere campite con squillanti colori a pastello ed acquerello. Furono questi (dai primi del Novecento al 1914) gli anni d’oro di Carlini, anni in cui cimentandosi con la scultura in bronzo dette vita ad opere come il Centaurino, significativamente accostato in mostra ad analoghe e contemporanee ricerche del pesciatino Libero Andreotti , la cui cultura europea è stata recentemente segnalata da una vasta retrospettiva fiorentina.
Una netta cesura nell’arte di Carlini fu segnata dagli anni della Guerra. La mostra prosegue infatti al secondo piano di Palazzo Lanfranchi a documentare gli anni Venti e Trenta, in cui l’artista si dedicò soprattutto alla pittura su tela e su tavola, prediligendo i soggetti urbani alle nature morte ed ai quadri “fantastici”, calando la sua Pisa in atmosfere attonite e quasi metafisiche, comunque, ormai, sempre all’interno di quella tendenza al recupero di una certa solidità delle forme e del senso della tradizione che caratterizzò tutta l’arte di quegli anni.
Nadia Marchioni
Visioni e Capricci del Novecento. Spartaco Carlini (1884-1949)
8 giugno-30 luglio
Pisa, Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galilei, 9
Tutti i giorni 10.00-12.00 17.00-22.00
Informazioni: 050 910510/237
[exibart]
A-ri-aaarrrgghhhh!!!! E questo che l’é?