Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fotografia #6: Michael Schmidt / Andreas Gursky
La mostra ‘fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky’, curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, è la sesta di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FOTOGRAFIA 6 – MICHAEL SCHMIDT E ANDREAS GURSKY
Inaugurazione, giovedì 16 maggio 2019, ore 19.30 – 21.30
Durata mostra 17 maggio – 28 giugno 2019
COMUNICATO STAMPA
L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura, giovedì 16 maggio 2019, alle ore 19.30, fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky. La mostra, curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, è la sesta di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca.
“Con questa mostra si conclude la serie di importanti contributi dei fotografi tedeschi alla grande storia della fotografia” dichiara Joachim Blüher, Direttore di Villa Massimo. “Di mostra in mostra si è potuto vedere come la Germania si è sviluppata. Vari flash sulla nostra storia”.
L’avvio della serie, nel 2014, fu con la mostra di August Sander e Helmar Lerski seguita dalla seconda, nel 2015, con Erich Salomon e Friedrich Seidenstücker. Le prime due mostre esibirono opere di fotografi della repubblica di Weimar. La terza edizione, nel 2016, con Willi Moegle e Otto Steinert, era dedicata al dopoguerra, in particolare alla fine degli anni ‘50. La quarta, nel 2017, con Lotte Jacobi e Alfred Eisenstaedt, era rivolta a due fotografi che in quanto ebrei dovettero emigrare negli Stati Uniti nel 1935. La quinta, con Stefan Moses e Bernd & Hilla Becher, era un ritratto della Germania degli anni ’60.
La mostra fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky si concentra sulle loro immagini degli anni ’80. I due fotografi si erano incontrati nel 1979, come insegnante il primo e allievo il secondo, all’Università Gesamtschule di Essen.
Per Andreas Gursky è il periodo prima che iniziasse ad usare il digitale, in cui lentamente si allontana dalle influenze del metodo tipologico della scuola dei Becher, all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf. Infatti, inizia a concentrarsi sulle produzioni di singole immagini e della fotografia a colori. I soggetti li trova nella regione della Ruhr o a Düsseldorf interessandosi allo spazio pubblico – soprattutto alla natura in relazione alla vita contemporanea. Le riprese sono in gran parte in campo totale e gli eventi e le persone sono individuati solo al secondo sguardo. Le scene in queste fotografie appaiono molto piccole e calme dai colori poco appariscenti. Gursky evita il ritratto, le persone diventano parte del paesaggio.
Le fotografie di Michael Schmidt negli anni ’80 trovano un periodo di svolta, si distanziano radicalmente dall’approccio oggettivo e documentaristico iniziale e si evolvono verso un’esperienza soggettiva. Nella mostra a Villa Massimo saranno esposte fotografie del progetto Waffenruhe [La tregua], il lavoro più espressivo di Schmidt, esposto nel 1888 al MOMA di New York, che ha trovato grande riconoscimento internazionale. Le immagini, caratterizzate tutte da inquadrature strette, sfocature e primissimi piani, sono incentrate sul confronto del fotografo con il Muro di Berlino, dove l’urbanità, la natura e le persone entrano in un rapporto carico di tensioni fra di loro. Le stampe in bianco e nero enfatizzano la ricerca espressiva dell’autore.
Le fotografie in mostra sono tutte stampe originali con cornici d’artista anch’esse originali. In mostra saranno presenti 14 fotografie di Michael Schmidt, 14 fotografie di Andreas Gursky, una fotografia con il ritratto di Michael Schmidt di Timm Rautert e una fotografia con il ritratto di Andreas Gursky di Tom Lemke. Le fotografie provengono dall’archivio Andreas Gursky e da una collezione privata.
Andreas Gursky sarà presente all’inaugurazione.
INFORMAZIONI
ESPOSIZIONE: fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky
LUOGO: Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Largo di Villa Massimo 1-2, 00161 Roma
INAUGURAZIONE: giovedì 16 maggio 2019, ore 19.30 – 21.30
DURATA: 17 maggio – 28 giugno 2019
ORARI DI APERTURA: dal lunedì al giovedì, ore 9.00 - 17.30, venerdì, ore 9.00 - 14.00;
sabato e domenica chiusi
UFFICIO STAMPA: Allegra Giorgolo, tel. +39 06 44259340 / +39 349 7798339
giorgolo@villamassimo.de
www.villamassimo.de
www.facebook.com/villamassimo.de
www.instagram.com/villamassimo.de
Inaugurazione, giovedì 16 maggio 2019, ore 19.30 – 21.30
Durata mostra 17 maggio – 28 giugno 2019
COMUNICATO STAMPA
L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura, giovedì 16 maggio 2019, alle ore 19.30, fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky. La mostra, curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, è la sesta di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca.
“Con questa mostra si conclude la serie di importanti contributi dei fotografi tedeschi alla grande storia della fotografia” dichiara Joachim Blüher, Direttore di Villa Massimo. “Di mostra in mostra si è potuto vedere come la Germania si è sviluppata. Vari flash sulla nostra storia”.
L’avvio della serie, nel 2014, fu con la mostra di August Sander e Helmar Lerski seguita dalla seconda, nel 2015, con Erich Salomon e Friedrich Seidenstücker. Le prime due mostre esibirono opere di fotografi della repubblica di Weimar. La terza edizione, nel 2016, con Willi Moegle e Otto Steinert, era dedicata al dopoguerra, in particolare alla fine degli anni ‘50. La quarta, nel 2017, con Lotte Jacobi e Alfred Eisenstaedt, era rivolta a due fotografi che in quanto ebrei dovettero emigrare negli Stati Uniti nel 1935. La quinta, con Stefan Moses e Bernd & Hilla Becher, era un ritratto della Germania degli anni ’60.
La mostra fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky si concentra sulle loro immagini degli anni ’80. I due fotografi si erano incontrati nel 1979, come insegnante il primo e allievo il secondo, all’Università Gesamtschule di Essen.
Per Andreas Gursky è il periodo prima che iniziasse ad usare il digitale, in cui lentamente si allontana dalle influenze del metodo tipologico della scuola dei Becher, all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf. Infatti, inizia a concentrarsi sulle produzioni di singole immagini e della fotografia a colori. I soggetti li trova nella regione della Ruhr o a Düsseldorf interessandosi allo spazio pubblico – soprattutto alla natura in relazione alla vita contemporanea. Le riprese sono in gran parte in campo totale e gli eventi e le persone sono individuati solo al secondo sguardo. Le scene in queste fotografie appaiono molto piccole e calme dai colori poco appariscenti. Gursky evita il ritratto, le persone diventano parte del paesaggio.
Le fotografie di Michael Schmidt negli anni ’80 trovano un periodo di svolta, si distanziano radicalmente dall’approccio oggettivo e documentaristico iniziale e si evolvono verso un’esperienza soggettiva. Nella mostra a Villa Massimo saranno esposte fotografie del progetto Waffenruhe [La tregua], il lavoro più espressivo di Schmidt, esposto nel 1888 al MOMA di New York, che ha trovato grande riconoscimento internazionale. Le immagini, caratterizzate tutte da inquadrature strette, sfocature e primissimi piani, sono incentrate sul confronto del fotografo con il Muro di Berlino, dove l’urbanità, la natura e le persone entrano in un rapporto carico di tensioni fra di loro. Le stampe in bianco e nero enfatizzano la ricerca espressiva dell’autore.
Le fotografie in mostra sono tutte stampe originali con cornici d’artista anch’esse originali. In mostra saranno presenti 14 fotografie di Michael Schmidt, 14 fotografie di Andreas Gursky, una fotografia con il ritratto di Michael Schmidt di Timm Rautert e una fotografia con il ritratto di Andreas Gursky di Tom Lemke. Le fotografie provengono dall’archivio Andreas Gursky e da una collezione privata.
Andreas Gursky sarà presente all’inaugurazione.
INFORMAZIONI
ESPOSIZIONE: fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky
LUOGO: Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Largo di Villa Massimo 1-2, 00161 Roma
INAUGURAZIONE: giovedì 16 maggio 2019, ore 19.30 – 21.30
DURATA: 17 maggio – 28 giugno 2019
ORARI DI APERTURA: dal lunedì al giovedì, ore 9.00 - 17.30, venerdì, ore 9.00 - 14.00;
sabato e domenica chiusi
UFFICIO STAMPA: Allegra Giorgolo, tel. +39 06 44259340 / +39 349 7798339
giorgolo@villamassimo.de
www.villamassimo.de
www.facebook.com/villamassimo.de
www.instagram.com/villamassimo.de
16
maggio 2019
Fotografia #6: Michael Schmidt / Andreas Gursky
Dal 16 maggio al 28 giugno 2019
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
VILLA MASSIMO – ACCADEMIA TEDESCA
Roma, Largo Di Villa Massimo, 1-2, (Roma)
Roma, Largo Di Villa Massimo, 1-2, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al giovedì ore 9.00 - 17.30
venerdì ore 9.00 - 14.00
sabato e domenica chiusi
Vernissage
16 Maggio 2019, ore 19.30
Autore
Curatore