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Matteo Fato – Open Work, a focus on painting
Il 12 Maggio l’artista sarà in studio a lavorare alla realizzazione di un opera, lo spazio è aperto al pubblico dalle 18.00 alle 01.00. Il 13 maggio alle ore 18.30 Artista e Curatore si incontreranno con il pubblico per intavolare un dibattito sul lavoro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Matteo Fato è nato a Pescara (Italia), nel 1979 dove vive e lavora.
Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la mostra personale Vidéos_Dessins, e la partecipazione alla mostra La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). Nel 2015 ha aperto una personale presso TRA (Treviso Ricerca Arte); a Luglio 2017 ha preso parte alla mostra OPEN20 nel Museo Mostyn in Galles. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio Level 0 – ArtVerona (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo); il Premio Città di Treviglio (2012); il Premio Terna (2° classicato in Pittura, 2014); e il Premio Cramum (2016). Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino) con Adrian Paci come Visiting professor. Nel 2010 è stato selezionato dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista Italiano in residenza presso ArtOmi, (New York). Nel 2015 è stato in residenza per due mesi presso il Nordic Artists' Centre Dalsåsen (NKD) in Norvegia. Nel 2016 è stato invitato a partecipare alla 16° Quadriennale d’Arte a Palazzo delle Esposizioni, Roma. A Marzo 2018 ha inaugurato una personale dal titolo Eresia (del) Florilegio presso la Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale, Urbino); mentre ad Aprile 2018 ha aperto una doppia personale insieme a Nicola Samorì presso Casa Testori, (Milano) nel progetto dal titolo Iscariotes. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Dal 2009 ad oggi è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Simone Ciglia (Pescara, 1982).
È dottore di ricerca in storia dell’arte contemporanea presso “Sapienza” Università di Roma.
Si occupa principalmente di arte e critica d’arte del secondo Novecento. Ha curato diverse mostre – fra cui I would prefer not to/Preferirei di no. Esercizi di sottrazione nell’ultima arte italiana nell’ambito della 16a Quadriennale di Roma (con Luigia Lonardelli, 2016) e Da io a noi: la città senza conni (Palazzo del Quirinale, 2017, come assistente curatore) – e scritto per cataloghi e riviste specializzate. Docente presso l’Accademia di belle arti di Urbino, ha collaborato con Zanichelli e Treccani. È corrispondente per la rivista “Flash Art” e assistente ricercatore presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la mostra personale Vidéos_Dessins, e la partecipazione alla mostra La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). Nel 2015 ha aperto una personale presso TRA (Treviso Ricerca Arte); a Luglio 2017 ha preso parte alla mostra OPEN20 nel Museo Mostyn in Galles. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio Level 0 – ArtVerona (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo); il Premio Città di Treviglio (2012); il Premio Terna (2° classicato in Pittura, 2014); e il Premio Cramum (2016). Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino) con Adrian Paci come Visiting professor. Nel 2010 è stato selezionato dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista Italiano in residenza presso ArtOmi, (New York). Nel 2015 è stato in residenza per due mesi presso il Nordic Artists' Centre Dalsåsen (NKD) in Norvegia. Nel 2016 è stato invitato a partecipare alla 16° Quadriennale d’Arte a Palazzo delle Esposizioni, Roma. A Marzo 2018 ha inaugurato una personale dal titolo Eresia (del) Florilegio presso la Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale, Urbino); mentre ad Aprile 2018 ha aperto una doppia personale insieme a Nicola Samorì presso Casa Testori, (Milano) nel progetto dal titolo Iscariotes. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Dal 2009 ad oggi è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Simone Ciglia (Pescara, 1982).
È dottore di ricerca in storia dell’arte contemporanea presso “Sapienza” Università di Roma.
Si occupa principalmente di arte e critica d’arte del secondo Novecento. Ha curato diverse mostre – fra cui I would prefer not to/Preferirei di no. Esercizi di sottrazione nell’ultima arte italiana nell’ambito della 16a Quadriennale di Roma (con Luigia Lonardelli, 2016) e Da io a noi: la città senza conni (Palazzo del Quirinale, 2017, come assistente curatore) – e scritto per cataloghi e riviste specializzate. Docente presso l’Accademia di belle arti di Urbino, ha collaborato con Zanichelli e Treccani. È corrispondente per la rivista “Flash Art” e assistente ricercatore presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
13
maggio 2019
Matteo Fato – Open Work, a focus on painting
13 maggio 2019
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
SENZABAGNO
Pescara, Via Silvio Spaventa, 26, (Pescara)
Pescara, Via Silvio Spaventa, 26, (Pescara)
Orario di apertura
18.30-20
Vernissage
13 Maggio 2019, h 18.30
Autore
Curatore