Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
58. Biennale – Padiglione Cile: Christian Bendayán – Indios Antropófagos
La Mostra “Indios Antropófagos” propone un progetto che studia e mette in discussione un territorio ed
una situazione molto fragile come è l’Amazzonia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 2016 il Patronato Culturale del Perù organizza e sponsorizza la partecipazione nazionale e ufficiale del
Padiglione che rappresenta questo paese aprendo una finestra sia ai professionisti del settore culturale sia
ad una grande quantità di pubblico che visita la più antica biennale d’arte del mondo, La Biennale d’Arte di
Venezia. Si tratta di uno scenario perfetto per mettere in mostra l’arte e cultura peruviana e le sue partico-
larità e differenze con altri padiglioni e paesi partecipanti.
In occasione ed in attinenza con la tematica della prossima edizione della biennale d’arte di Venezia intito-
lata May You Live In Interesting Times e curata da Ralph Rugoff, attuale direttore della Hayward Gallery di
Londra, è stato scelto il progetto artistico dell’artista peruviano Christian Bendayán che stato proposto dal
curatore Gustavo Buntinx’s attraverso un concorso pubblico organizzato dal Patronato del Perù con il sup-
porto del Ministerio della Cultura di peruviano.
Una giuria internazionale di specialisti del mondo dell’arte ha ritenuto e scelto le opere di questo artista
dato che il suo progetto e lavoro creativo è stato giudicato perfettamente “in tema” con la proposta dal
curatore dell’evento di questa presente edizione. L’Amazzonia è uno dei paesaggi più importanti al mondo
ed occupa circa il 60% del territorio del Perù. Da tutto ciò nasce quindi la necessità di sensibilizzare a livello
globale i paesi di tutto il mondo. L’artista rappresenta in tutte le sue opere l’Amazzonia come scenario e
protagonista al tempo stesso, l’Amazzonia ed il Perù nell’attualità.
In merito sarà possibile ammirare imensi dipinti “murales” all’interno dei meravigliosi spazi della sede
dell’Arsenale della città lagunare durante tutto il periodo espositivo della Biennale d’Arte 2019 abbinati ad
una selezione di pitture ed illustrazioni di Otto Michael (rinomato entomologo tedesco) e antiche carto-
line fotografiche elaborate dallo spagnolo Manuel Rodríguez Lira ed altri artisti. Saranno presenti inoltre
le opere dell’artista contemporaneo Segundo Cardiño ed altri artisti. Il progetto artistico non si ferma alla
mera esposizione delle opere bensì il tutto sarà accompagnato dalle melodie musicali create per Fil Uno,
compositore e musicista peruviano riconosciuto internazionalmente e promosso dalla collaborazione con
l’Università Scientifica del Perù, Chamber Orchestra ed il coro di Loreto.
INTRODUZIONE ALLA MOSTRA INDIOS ANTROPÓFAGOS
La Mostra “Indios Antropófagos” propone un progetto che studia e mette in discussione un territorio ed
una situazione molto fragile come è l’Amazzonia. Si trata della visione di quel paradiso che rappresenta la
cultura peruviana dalle origini e come si è evoluta nel tempo dal punta di vista non solo visivo ma anche
storico. L’artista propone uno sviluppo concettuale ed un poco retrò nelle sue opere che rappresentano
la sensualità oltre che aspetti sensoriali legati al territorio includendo inoltre tutti gli aspetti tangibili del
giorno d’oggi. L’artista presenta una Amazzonia costruita, ma non solo dal punto di vista solo architettonico
o paesaggistico, bensì dove le persone che la abitano e che abitano attualmente in Perù vengono rappre-
sentate nelle sue opere come parte vivente della realtà e dell’attualità del paese, un’Amazzonia costruita e
popolata.
Nel suo lavoro è importante anche il ruolo della natura che conversa con le personalità raffigurate nelle sue
opere e che vogliono rappresentare il cambiamento storico, culturale e sessuale. Icone come una farfalla,
animale che di solito si trova nella selva amazzonica e nella natura, simbolizza questa rivoluzione sessuale
e vorrebbe simoleggiare anche un recupero critico delle origini del paese peruviano. Allo stesso tempo le
farfalle si mimetizzano nella natura stessa, come i comportamenti socio culturali del giorno d’oggi, dove
spesso si ha la necessità di “nascondere” per poi rifiorire e mostrare, una volta accetati, tutto il loro splen-
dore.
In coordinazione con il lavoro esposto del artista (illustrazioni e murales) saranno anche esposti diverse
ceramiche storiche che riflessano come era intesa l’area dell’Amazzonia e come si è evoluta dal periodo
della Belle Époque ad oggi. Dall’Europa l’Amazzonia era concepita come esotica, pura natura, e dall’Europa
stessa, il Perù importava mosaici europei per costruire edifici ancora visitabili in diversi luoghi nella selva
amazzonica. Verranno inoltre esposte diverse cartoline storiche che mostrano la maniera in cui i famosi
“sauvages”, indigeni che abitavano l’area, vengono ritratatti in scene esotiche e situazioni particolarmente
originali affascinando i visitatori europei. Questo scambio culturale vvenuto a quei tempi si riflessa nelle
opere dell’artista che mosta come nell’attualità avviengono situazioni simili e viene rappresentato con per-
sonaggi travestiti o incomprensi nella cultura attuale.
É importante ricordare che l’Amazonia rappresenta il 60% del territorio peruviano. Grazie ad iniziative artis-
tiche e creative come questa, nel contesto della Biennale d’Arte di Venezia e sostenute da diversi organismi,
si vuole sensibilizzare la tematica e dare importanza e visibilità per comprendere una realtà fragile di un
terrritorio così importante ed affascinante a livello internazionale attraverso gli occhi degli artisti peruviani.
INDIOS ANTROPÓFAGOS è cortesemente organizzato dal Patronato Culturale di Perù, sponzzorizato dall’Istituto Culturale Peruvia-
no Nordamericano (ICPNA),Ministero di Cultura del Perù, Ministero di Affari Internazionali di Perù, Ministero di Comercio Estero
e Turismo (OCEX), El Comercio e Fondazione Wiese, PromPeru e Cerámica San Lorenzo.
Padiglione che rappresenta questo paese aprendo una finestra sia ai professionisti del settore culturale sia
ad una grande quantità di pubblico che visita la più antica biennale d’arte del mondo, La Biennale d’Arte di
Venezia. Si tratta di uno scenario perfetto per mettere in mostra l’arte e cultura peruviana e le sue partico-
larità e differenze con altri padiglioni e paesi partecipanti.
In occasione ed in attinenza con la tematica della prossima edizione della biennale d’arte di Venezia intito-
lata May You Live In Interesting Times e curata da Ralph Rugoff, attuale direttore della Hayward Gallery di
Londra, è stato scelto il progetto artistico dell’artista peruviano Christian Bendayán che stato proposto dal
curatore Gustavo Buntinx’s attraverso un concorso pubblico organizzato dal Patronato del Perù con il sup-
porto del Ministerio della Cultura di peruviano.
Una giuria internazionale di specialisti del mondo dell’arte ha ritenuto e scelto le opere di questo artista
dato che il suo progetto e lavoro creativo è stato giudicato perfettamente “in tema” con la proposta dal
curatore dell’evento di questa presente edizione. L’Amazzonia è uno dei paesaggi più importanti al mondo
ed occupa circa il 60% del territorio del Perù. Da tutto ciò nasce quindi la necessità di sensibilizzare a livello
globale i paesi di tutto il mondo. L’artista rappresenta in tutte le sue opere l’Amazzonia come scenario e
protagonista al tempo stesso, l’Amazzonia ed il Perù nell’attualità.
In merito sarà possibile ammirare imensi dipinti “murales” all’interno dei meravigliosi spazi della sede
dell’Arsenale della città lagunare durante tutto il periodo espositivo della Biennale d’Arte 2019 abbinati ad
una selezione di pitture ed illustrazioni di Otto Michael (rinomato entomologo tedesco) e antiche carto-
line fotografiche elaborate dallo spagnolo Manuel Rodríguez Lira ed altri artisti. Saranno presenti inoltre
le opere dell’artista contemporaneo Segundo Cardiño ed altri artisti. Il progetto artistico non si ferma alla
mera esposizione delle opere bensì il tutto sarà accompagnato dalle melodie musicali create per Fil Uno,
compositore e musicista peruviano riconosciuto internazionalmente e promosso dalla collaborazione con
l’Università Scientifica del Perù, Chamber Orchestra ed il coro di Loreto.
INTRODUZIONE ALLA MOSTRA INDIOS ANTROPÓFAGOS
La Mostra “Indios Antropófagos” propone un progetto che studia e mette in discussione un territorio ed
una situazione molto fragile come è l’Amazzonia. Si trata della visione di quel paradiso che rappresenta la
cultura peruviana dalle origini e come si è evoluta nel tempo dal punta di vista non solo visivo ma anche
storico. L’artista propone uno sviluppo concettuale ed un poco retrò nelle sue opere che rappresentano
la sensualità oltre che aspetti sensoriali legati al territorio includendo inoltre tutti gli aspetti tangibili del
giorno d’oggi. L’artista presenta una Amazzonia costruita, ma non solo dal punto di vista solo architettonico
o paesaggistico, bensì dove le persone che la abitano e che abitano attualmente in Perù vengono rappre-
sentate nelle sue opere come parte vivente della realtà e dell’attualità del paese, un’Amazzonia costruita e
popolata.
Nel suo lavoro è importante anche il ruolo della natura che conversa con le personalità raffigurate nelle sue
opere e che vogliono rappresentare il cambiamento storico, culturale e sessuale. Icone come una farfalla,
animale che di solito si trova nella selva amazzonica e nella natura, simbolizza questa rivoluzione sessuale
e vorrebbe simoleggiare anche un recupero critico delle origini del paese peruviano. Allo stesso tempo le
farfalle si mimetizzano nella natura stessa, come i comportamenti socio culturali del giorno d’oggi, dove
spesso si ha la necessità di “nascondere” per poi rifiorire e mostrare, una volta accetati, tutto il loro splen-
dore.
In coordinazione con il lavoro esposto del artista (illustrazioni e murales) saranno anche esposti diverse
ceramiche storiche che riflessano come era intesa l’area dell’Amazzonia e come si è evoluta dal periodo
della Belle Époque ad oggi. Dall’Europa l’Amazzonia era concepita come esotica, pura natura, e dall’Europa
stessa, il Perù importava mosaici europei per costruire edifici ancora visitabili in diversi luoghi nella selva
amazzonica. Verranno inoltre esposte diverse cartoline storiche che mostrano la maniera in cui i famosi
“sauvages”, indigeni che abitavano l’area, vengono ritratatti in scene esotiche e situazioni particolarmente
originali affascinando i visitatori europei. Questo scambio culturale vvenuto a quei tempi si riflessa nelle
opere dell’artista che mosta come nell’attualità avviengono situazioni simili e viene rappresentato con per-
sonaggi travestiti o incomprensi nella cultura attuale.
É importante ricordare che l’Amazonia rappresenta il 60% del territorio peruviano. Grazie ad iniziative artis-
tiche e creative come questa, nel contesto della Biennale d’Arte di Venezia e sostenute da diversi organismi,
si vuole sensibilizzare la tematica e dare importanza e visibilità per comprendere una realtà fragile di un
terrritorio così importante ed affascinante a livello internazionale attraverso gli occhi degli artisti peruviani.
INDIOS ANTROPÓFAGOS è cortesemente organizzato dal Patronato Culturale di Perù, sponzzorizato dall’Istituto Culturale Peruvia-
no Nordamericano (ICPNA),Ministero di Cultura del Perù, Ministero di Affari Internazionali di Perù, Ministero di Comercio Estero
e Turismo (OCEX), El Comercio e Fondazione Wiese, PromPeru e Cerámica San Lorenzo.
10
maggio 2019
58. Biennale – Padiglione Cile: Christian Bendayán – Indios Antropófagos
Dal 10 maggio al 24 novembre 2019
arte contemporanea
Location
ARSENALE
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Venezia, Campo Della Tana (Castello), (Venezia)
Orario di apertura
10 - 18
Venerdì e sabato, fino al 5 ottobre, chiusura ore 20
Vernissage
10 Maggio 2019, ore 12
Autore
Curatore