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Konti Vuka – L’amore celeste e l’amore terreno
La prima personale dell’artista emergente Konti Vuka presenta sculture in ceramica. Un’opera intrisa di poesia che lega un fusto d’albero a una chioma di nuvola.
Comunicato stampa
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Come tronco d’albero secolare radicato al terreno.
Come nuvole colte nel passaggio del loro perenne mutare.
Così rappresentata la condizione umana, la sua perenne dualità.
Con il fusto attaccato al terreno che tenta di fissare l'indole mutevole, mentre attraversa i rami protesi per raggiungere la chioma, la nuvola. È qui il sogno di libertà sbrigliata dell’esistenza.
Questo quanto si cela nell'eterna magia dell’AMORE CELESTE E L’AMORE TERRENO: la prima personale di KONTI VUKA.
Il simbolismo dell’albero e della nuvola come specchio dell’io umano, per rappresentare l'eterno e il fugace.
Cerchiamo di continuo nuovi appigli e cosa troviamo? Paradossalmente sempre la nuvola, l'amore, la caccia forsennata alle nuvole.
Come nel Ricordo di Marie A di Bertolt Brecht, in un cammino parallelo, la mostra contiene tre strofe e una verità: ciò che supponiamo eterno è fugace, e ciò che supponiamo fugace è eterno. Un varco oscuro nel tronco lascia la possibilità di esplorare la propria natura in tutto il suo mistero, per poi liberarne luce alla fine del cammino.
La poetica delicata e fluttuante dell'artista si presenta al pubblico per la prima volta, attraverso la scultura in ceramica: materiale prima freddo, poi caldo poi di nuovo freddo, futuro mutevole anch'esso come la condizione umana.
Come nuvole colte nel passaggio del loro perenne mutare.
Così rappresentata la condizione umana, la sua perenne dualità.
Con il fusto attaccato al terreno che tenta di fissare l'indole mutevole, mentre attraversa i rami protesi per raggiungere la chioma, la nuvola. È qui il sogno di libertà sbrigliata dell’esistenza.
Questo quanto si cela nell'eterna magia dell’AMORE CELESTE E L’AMORE TERRENO: la prima personale di KONTI VUKA.
Il simbolismo dell’albero e della nuvola come specchio dell’io umano, per rappresentare l'eterno e il fugace.
Cerchiamo di continuo nuovi appigli e cosa troviamo? Paradossalmente sempre la nuvola, l'amore, la caccia forsennata alle nuvole.
Come nel Ricordo di Marie A di Bertolt Brecht, in un cammino parallelo, la mostra contiene tre strofe e una verità: ciò che supponiamo eterno è fugace, e ciò che supponiamo fugace è eterno. Un varco oscuro nel tronco lascia la possibilità di esplorare la propria natura in tutto il suo mistero, per poi liberarne luce alla fine del cammino.
La poetica delicata e fluttuante dell'artista si presenta al pubblico per la prima volta, attraverso la scultura in ceramica: materiale prima freddo, poi caldo poi di nuovo freddo, futuro mutevole anch'esso come la condizione umana.
03
maggio 2019
Konti Vuka – L’amore celeste e l’amore terreno
Dal 03 al 10 maggio 2019
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
A’NICA GALLERY ART GALLERY
Milano, Via Lanino , 1, (Milano)
Milano, Via Lanino , 1, (Milano)
Orario di apertura
da martedi a venerdi 16 - 18
Vernissage
3 Maggio 2019, ore 18:30
Autore
Curatore