11 aprile 2015

L’Italia che non si vuole bene

 

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Ieri questa foto era nell’hompage del sito del Guardian, autorevole quotidiano inglese. Era in homepage e, cliccando sul titolo, si apriva un lungo articolo dedicato alla retrospettiva su Juan Muňoz che si è inaugurata due giorni fa all’HangarBicocca. Centro per l’arte contemporanea che non sta a Londra, ma a Milano. Sui siti dei grandi quotidiani nazionali italiani, però, non ve ne era traccia. Certo, noi abbiamo la strage perpetrata al palazzo di Giustizia, sempre a Milano. E abbiamo l’ennesimo annuncio di Renzi che non aumenterà le tasse. Ma non è che poi lo spazio mancasse. Tant’è che era abbondantemente occupato dai 65 anni di Briatore a panza all’aria (sul Corriere e su Repubblica), su Dudù assessore all’urbanistica (sul Corriere), su Beyoncé sposa sette anni fa (Repubblica), su Cicciobello e altri giocattoli vintage (sempre su Repubblica). Non che per fortuna non si parlasse d’altro. No, c’erano tante notizie, così come sul Sole 24ore e sul più secco Fatto Quatidiano.  Ma di questa grande mostra milanese non si parlava da nessuna parte. 
Poi ci si lamenta che nei musei d’arte contemporanea il pubblico langue. E per forza, dov’è l’informazione? Al massimo nei siti dei grandi quotidiani italiani si parla (e giustamente) della riapertura della Camera degli Sposi di Mantegna e di quella storiella interessante per cui James Turrell chiede ai visitatori della sua mostra alla National Gallery of Australia di entrare nudi. Ma niente di quanto accade di buono in Italia riguardo la cultura contemporanea. Che pena!     

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