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Alessandro Costanzo / Stefan Milosavljevic – Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull’arte
All’interno della project room della Galleria PUNTO SULL’ARTE di Varese, il 13 giugno dalle ore 18.00, sarà inaugurata l’installazione site specific Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull’arte degli artisti Alessandro Costanzo e Stefan Milosavljevic.
Comunicato stampa
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Perfettamente in linea con la mission del Premio, si sono creati i presupposti per l’innesto di proficue relazioni collaborative, dove la delicata poeticità dei lavori di due giovani artisti ha incontrato la curiosità e la sensibilità di due giovani curatrici. La project room della galleria è diventata per Alessandro e Stefan un’opportunità di riflessione e di dialogo tra loro e lo spazio.
Partendo dall’identificazione di quattro parole chiave, attentamente estrapolate dalle loro ricerche artistiche, identità - casa | luoghi - memoria, gli artisti ne hanno ribaltato il punto di vista, allontanandosi dall’immediata visione introspettiva di casa, intesa come luogo identitario e di memoria. Allargando il campo d’indagine, si sono così proiettati in un contesto nuovo e inesplorato, quello stereotipato e irrealistico legato al concetto universale di “luogo paradisiaco”.
Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull'arte, dunque, è un’installazione immersiva ed esperienziale che permette di superare i limiti dello spazio e di intraprendere un viaggio temporaneo verso un’altra dimensione, quella del sogno e del mito contemporaneo, consentendo di raggiungere una dimensione paradisiaca ideale.
I presupposti sono stati progettati accuratamente da Costanzo e Milosavljevic: la morbida sabbia chiara, le piante tropicali volutamente artificiali, la sognante voce femminile che ci parla da una dimensione lontana. Questi sono gli elementi che trasformano temporaneamente la project room in una paradisiaca oasi naturale.
A corredo dell’installazione, stralci di testo ispirati al “mito della libellula”, contenuto nel saggio L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell, accompagnano nei poster le immagini liquide di palme iridescenti. Sfondo onirico di un flusso di parole, che - utilizzando la tecnica narrativa dello stream of consciousness - scorrono seguendo il libero ritmo dei pensieri.
La sottile ironia del gioco di parole nella ripresa del nome della Galleria PUNTO SULL’ARTE, che ritorna sia nel titolo dell’installazione, che nel testo dei poster, si affianca alla profondità del progetto, rendendo l’opera strettamente connessa al luogo per cui è stata pensata.
Alla fine, resta una sola domanda: cosa c’è di reale in tutto questo?
Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull'arte restituisce un’immagine paradisiaca imperfetta e volutamente artefatta, che infonde nel fruitore una strana sensazione di incertezza, disorientamento e confusione. Si crea così una riflessione sull’idea di paradiso, che - incarnando una dimensione eterea ed innaturale - risulta troppo lontana dalla percezione umana per essere pienamente comprensibile.
Gli artisti diventano, quindi, gli interpreti di una credenza mitologica universale, offrendo a tutti, anche solo temporaneamente, l’illusione di aver raggiunto il proprio paradiso.
ALESSANDRO COSTANZO nasce nel 1991 a Catania e dal 2018 si trasferisce a Bruxelles dove vive, studia, osserva e sperimenta nuovi “territori” concettuali e operativi. Iscritto dapprima all’Accademia di Belle Arti di Urbino, prosegue gli studi all’Accademia di Catania, conseguendo la laurea specialistica in Pittura – Arti Visive nel 2016. Tra le attività più recenti: residenza d’artista con Gianni Caravaggio: Ritratto a mano 3.0, Caramanico Terme (2016); Premio ORA, (maggio 2017); vincitore premio speciale BAF 2018 e premio speciale Bonioni Arte ad Arteam Cup 2017, BonelliLab, Canneto sull’Oglio, (ottobre 2017); residenza d’artista del Premio Arti Visive San Fedele, Milano (2017-2018); La sostanza del ricordo, doppia mostra personale insieme ad Andrea Cereda, a cura di Matteo Galbiati, Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia (2018); è finalista e vincitore del Premio speciale progetto curatoriale under 30 @Punto sull’Arte (ex aequo con Stefan Milosavljevic), Arteam Cup 2018, Fondazione Dino Zoli, Forlì (2018). A settembre del 2018 collabora con Arnaud Eeckhout e Mauro Vitturini del collective VOID in occasione della loro partecipazione alla Biennale al Parc d’Enghien “MIROIRS #2 – Tout est paysage”. Da dicembre 2018 è in residenza a Bruxelles presso lo spazio “Arte Contemporanea”, associazione culturale no-profit (IT–BE), diretta da Rosa Anna Musumeci.
STEFAN MILOSAVLJEVIC nasce a Smederevo, in Serbia, nel 1992. Consegue la laurea triennale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2016 e successivamente frequenta l’università IUAV, sempre a Venezia. Tra le mostre più recenti: Cenere, Galleria Daniele Agostini, Lugano (2019); Appocundria, Casa Testori, Novate Milanese (2019); I lied in a Visa Center, Galleria Più, Bologna (2018); Tra luce e tenebre, Galleria San Fedele, Milano (2018); Eroe del mondo – solo exhibition, Nam Project, Milano (2017); WANNA FIGHT?, Museo di Arte Contemporanea, Lissone (2017); A house, halfway, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2017); 100ma Collettiva Giovani Artisti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2016).
Si classifica primo al Prize Frase Contemporary Art (2016) e vince il Premio MAC Under 30: solo show nella project room del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone nell’ambito di Arteam Cup (2016). Vince il Premio Speciale San Fedele, Milano (2017); è finalista e vincitore del Premio speciale progetto curatoriale under 30 @Punto sull’Arte (ex aequo con Alessandro Costanzo) ad Arteam Cup 2018, Fondazione Dino Zoli, Forlì (2018).
Si ringraziano per il supporto nella realizzazione dell’evento: l’Associazione Arteam, in quanto ente promotore; la Galleria PUNTO SULL’ARTE, partner della IV edizione dell’Arteam Cup 2018; l’azienda Salnova S.p.A., per la gentile sponsorizzazione tecnica di sabbia.
Partendo dall’identificazione di quattro parole chiave, attentamente estrapolate dalle loro ricerche artistiche, identità - casa | luoghi - memoria, gli artisti ne hanno ribaltato il punto di vista, allontanandosi dall’immediata visione introspettiva di casa, intesa come luogo identitario e di memoria. Allargando il campo d’indagine, si sono così proiettati in un contesto nuovo e inesplorato, quello stereotipato e irrealistico legato al concetto universale di “luogo paradisiaco”.
Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull'arte, dunque, è un’installazione immersiva ed esperienziale che permette di superare i limiti dello spazio e di intraprendere un viaggio temporaneo verso un’altra dimensione, quella del sogno e del mito contemporaneo, consentendo di raggiungere una dimensione paradisiaca ideale.
I presupposti sono stati progettati accuratamente da Costanzo e Milosavljevic: la morbida sabbia chiara, le piante tropicali volutamente artificiali, la sognante voce femminile che ci parla da una dimensione lontana. Questi sono gli elementi che trasformano temporaneamente la project room in una paradisiaca oasi naturale.
A corredo dell’installazione, stralci di testo ispirati al “mito della libellula”, contenuto nel saggio L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell, accompagnano nei poster le immagini liquide di palme iridescenti. Sfondo onirico di un flusso di parole, che - utilizzando la tecnica narrativa dello stream of consciousness - scorrono seguendo il libero ritmo dei pensieri.
La sottile ironia del gioco di parole nella ripresa del nome della Galleria PUNTO SULL’ARTE, che ritorna sia nel titolo dell’installazione, che nel testo dei poster, si affianca alla profondità del progetto, rendendo l’opera strettamente connessa al luogo per cui è stata pensata.
Alla fine, resta una sola domanda: cosa c’è di reale in tutto questo?
Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull'arte restituisce un’immagine paradisiaca imperfetta e volutamente artefatta, che infonde nel fruitore una strana sensazione di incertezza, disorientamento e confusione. Si crea così una riflessione sull’idea di paradiso, che - incarnando una dimensione eterea ed innaturale - risulta troppo lontana dalla percezione umana per essere pienamente comprensibile.
Gli artisti diventano, quindi, gli interpreti di una credenza mitologica universale, offrendo a tutti, anche solo temporaneamente, l’illusione di aver raggiunto il proprio paradiso.
ALESSANDRO COSTANZO nasce nel 1991 a Catania e dal 2018 si trasferisce a Bruxelles dove vive, studia, osserva e sperimenta nuovi “territori” concettuali e operativi. Iscritto dapprima all’Accademia di Belle Arti di Urbino, prosegue gli studi all’Accademia di Catania, conseguendo la laurea specialistica in Pittura – Arti Visive nel 2016. Tra le attività più recenti: residenza d’artista con Gianni Caravaggio: Ritratto a mano 3.0, Caramanico Terme (2016); Premio ORA, (maggio 2017); vincitore premio speciale BAF 2018 e premio speciale Bonioni Arte ad Arteam Cup 2017, BonelliLab, Canneto sull’Oglio, (ottobre 2017); residenza d’artista del Premio Arti Visive San Fedele, Milano (2017-2018); La sostanza del ricordo, doppia mostra personale insieme ad Andrea Cereda, a cura di Matteo Galbiati, Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia (2018); è finalista e vincitore del Premio speciale progetto curatoriale under 30 @Punto sull’Arte (ex aequo con Stefan Milosavljevic), Arteam Cup 2018, Fondazione Dino Zoli, Forlì (2018). A settembre del 2018 collabora con Arnaud Eeckhout e Mauro Vitturini del collective VOID in occasione della loro partecipazione alla Biennale al Parc d’Enghien “MIROIRS #2 – Tout est paysage”. Da dicembre 2018 è in residenza a Bruxelles presso lo spazio “Arte Contemporanea”, associazione culturale no-profit (IT–BE), diretta da Rosa Anna Musumeci.
STEFAN MILOSAVLJEVIC nasce a Smederevo, in Serbia, nel 1992. Consegue la laurea triennale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2016 e successivamente frequenta l’università IUAV, sempre a Venezia. Tra le mostre più recenti: Cenere, Galleria Daniele Agostini, Lugano (2019); Appocundria, Casa Testori, Novate Milanese (2019); I lied in a Visa Center, Galleria Più, Bologna (2018); Tra luce e tenebre, Galleria San Fedele, Milano (2018); Eroe del mondo – solo exhibition, Nam Project, Milano (2017); WANNA FIGHT?, Museo di Arte Contemporanea, Lissone (2017); A house, halfway, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2017); 100ma Collettiva Giovani Artisti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2016).
Si classifica primo al Prize Frase Contemporary Art (2016) e vince il Premio MAC Under 30: solo show nella project room del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone nell’ambito di Arteam Cup (2016). Vince il Premio Speciale San Fedele, Milano (2017); è finalista e vincitore del Premio speciale progetto curatoriale under 30 @Punto sull’Arte (ex aequo con Alessandro Costanzo) ad Arteam Cup 2018, Fondazione Dino Zoli, Forlì (2018).
Si ringraziano per il supporto nella realizzazione dell’evento: l’Associazione Arteam, in quanto ente promotore; la Galleria PUNTO SULL’ARTE, partner della IV edizione dell’Arteam Cup 2018; l’azienda Salnova S.p.A., per la gentile sponsorizzazione tecnica di sabbia.
13
giugno 2019
Alessandro Costanzo / Stefan Milosavljevic – Ho sempre cercato il paradiso ma ora punto sull’arte
Dal 13 giugno al 27 luglio 2019
arte contemporanea
Location
PUNTO SULL’ARTE
Varese, Viale Sant'antonio, 59/61, (Varese)
Varese, Viale Sant'antonio, 59/61, (Varese)
Orario di apertura
martedì-sabato 10-13, 15-19
Vernissage
13 Giugno 2019, h 18:00 - 21:00
Autore
Curatore