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Si è chiusa da poche ore la settimana di vendite di arte latino americana nelle case d’aste newyorkesi, con un successo decisamente inaspettato.
A dare il via alle danze Phillips, nel pomeriggio del 26 maggio, con una vendita che ha incassato in totale 6, 6 milioni, meno della stima bassa delle previsioni, di cui però 2,4 milioni sono andati ad un solo lotto, Présage, del cubano Wifredo Lam, dipinto rimasto in mani private per oltre quarant’anni.
Lam ha guidato anche l’asta della sera successiva da Sotheby’s, in compagnia di Botero, Rufino Tamayo e Claudio Bravo, ma è proprio Botero a dominare la serata con ben 4 top lots su 10.
L’opera del 1987 di Tamayo, La Familia, ha raddoppiato le aspettative vendendo per 3 milioni di dollari, in una serata che ha totalizzato 9,5 milioni.
Sotheby’s ha dedicato una vendita alla Pittura Astratta latino americana, intelligentemente cavalcando il momento di successo del genere, con cui ha aggiunto altri 6,7 milioni al suo portafoglio.
Christie’s invece ha chiuso la settimana col botto, totalizzando oltre 24 milioni, con 51 lotti venduti, il maggior successo anche in quanto a percentuali di vendita.
Il crescente interesse per l’arte de Sud America è noto, da tempo, ma la novità delle aste di questa sessione di maggio stupiscono gli stesi venditori, per il numero di collezionisti provenienti dalle economie emergenti del mondo. Non più solo statunitensi, ma anche cinesi e russi, e anche giapponesi mettono mano al portafogli per acquistare un grande classico della’arte moderna e contemporanea latino americana. (Roberta Pucci)