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Omaggio a Mario Tozzi
Il Museo del Paesaggio apre una sezione interamente dedicata al pittore Mario Tozzi nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo del Paesaggio apre una sezione interamente dedicata al pittore Mario Tozzi nel
quarantesimo anniversario della sua scomparsa. L’omaggio all’artista sarà visitabile a partire dal 25
Maggio e resterà aperto fino al 29 Settembre 2019, negli spazi di Palazzo Viani Dugnani in via Ruga
44.
L’esposizione, in collaborazione con l’Archivio Mario Tozzi di Foiano della Chiana (Arezzo) e lo
Studio Lanza cornici di Verbania, presenta l’intera collezione delle opere dell’artista - di proprietà
del Museo del Paesaggio - accanto a due recenti depositi ricevuti dal museo (La preghiera e
Compianto) e una serie di schizzi e disegni, alcuni inediti, così come la piccola e rara porzione di
affresco che raffigura la testa di una Madonna in prestito dalla Galleria Lanza. Circa una quarantina
le opere esposte, che raccontano l’evoluzione dello stile dell’artista, a partire dagli anni Dieci del
Novecento, fino alle ultime tele geometriche e stilizzate degli anni ’60 e ’70.
L’esordio artistico di Tozzi appare segnato dal rapporto con la pittura del secondo Ottocento, in
particolare con la tradizione del Naturalismo lombardo: le opere degli anni Dieci infatti, legate
perlopiù al contesto famigliare (Ritratto della madre) e alla descrizione di scorci del territorio del
Verbano (Notturno), rivelano quella grande attenzione al dato naturale, resa con una pittura quasi
“a macchia”. Nei primi anni Venti, a Parigi, Tozzi ha modo di conoscere la pittura di Cézanne e dei
Fauves, ma soprattutto entra in contatto con gli artisti italiani lì residenti, tra i quali Giorgio De
Chirico e Alberto Savinio, che lo introducono al movimento di Valori plastici e alla pittura
metafisica: le figure assumono grande “plasticità” in un rapporto tridimensionale con lo spazio che
le circonda (Serenità, Donna seduta di schiena, La toeletta del mattino - tra le più note). Il suo
linguaggio muta decisamente a partire dalla fine degli anni Cinquanta: la pittura si fa via via più
geometrica, con figure sempre più bidimensionali e un ricorso maggiore a elementi astratti (La
grande Piazza 1962, Testina 1970 solo per citarne alcune).
L’esposizione sarà completata da un incontro con Elena Pontiggia, il 15 Giugno alle ore 17.30
presso il cortile di Palazzo Viani Dugnani e da una mappa che permetterà al pubblico di andare alla
scoperta delle opere che l’artista ha lasciato nel territorio, specialmente a Suna.
L’ARTISTA:
Nato a Fossombrone, nei pressi di Urbino, Mario Tozzi cresce a Suna (Verbania), dove la famiglia si
trasferisce. Abbandonati gli studi di chimica, il giovane si iscrive all’Accademia di Belle Arti di
Bologna, dove conosce Giorgio Morandi. Dopo la tragica esperienza della guerra, nella quale perde
due fratelli, il pittore si sposa e si trasferisce a Parigi, dove inizia a esporre ottenendo un sempre
maggiore successo. Nella capitale francese, nel 1926, fonda il gruppo degli Italiens de Paris insieme
a Massimo Campigli, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, René Paresce, Alberto Savinio e Gino
Severini. In Italia, nel frattempo, espone alle mostre del gruppo Novecento, alle Biennali di Venezia
e alle Quadriennali romane. Dalla fine degli anni Trenta vive un lungo periodo di crisi; riprende
l’attività artistica con una mostra presso la Galleria Annunciata di Milano soltanto nel 1958. Nel
1971 si sposta definitivamente da Suna in Francia, dove resterà sino alla morte, avvenuta nel 1979.
L’ARCHIVIO MARIO TOZZI
L'Archivio Mario Tozzi ha svolto da sempre la sua attività per la valorizzazione e la difesa dell'Arte
di Mario Tozzi con la diligenza e la passione che contraddistingue chi ama l'Arte.
Il progetto attuale dell’Associazione, volendo concludere il Catalogo Generale dell'opera di Mario
Tozzi con la pubblicazione del terzo volume, intende rendere di pubblico dominio la
documentazione disponibile, per dare la possibilità a tutti quanti sono interessati di poter studiare,
analizzare e confrontare in autonomia tutto il lavoro svolto dall’artista, completare il più possibile
l'archiviazione e la verifica delle opere del Maestro Mario Tozzi in circolazione; riproporre
visivamente l'opera del Maestro attraverso la realizzazione del «Nuovo Catalogo Generale
Ragionato delle opere di Mario Tozzi» e l'organizzazione di mostre pubbliche. La completezza della
documentazione, la difesa dell'autenticità delle opere, la diffusione, con tutti gli strumenti della
comunicazione dell'opera del Maestro, non potranno che ulteriormente affermarne il valore
(www.mariotozzi.it / info@mariotozzi.it).
quarantesimo anniversario della sua scomparsa. L’omaggio all’artista sarà visitabile a partire dal 25
Maggio e resterà aperto fino al 29 Settembre 2019, negli spazi di Palazzo Viani Dugnani in via Ruga
44.
L’esposizione, in collaborazione con l’Archivio Mario Tozzi di Foiano della Chiana (Arezzo) e lo
Studio Lanza cornici di Verbania, presenta l’intera collezione delle opere dell’artista - di proprietà
del Museo del Paesaggio - accanto a due recenti depositi ricevuti dal museo (La preghiera e
Compianto) e una serie di schizzi e disegni, alcuni inediti, così come la piccola e rara porzione di
affresco che raffigura la testa di una Madonna in prestito dalla Galleria Lanza. Circa una quarantina
le opere esposte, che raccontano l’evoluzione dello stile dell’artista, a partire dagli anni Dieci del
Novecento, fino alle ultime tele geometriche e stilizzate degli anni ’60 e ’70.
L’esordio artistico di Tozzi appare segnato dal rapporto con la pittura del secondo Ottocento, in
particolare con la tradizione del Naturalismo lombardo: le opere degli anni Dieci infatti, legate
perlopiù al contesto famigliare (Ritratto della madre) e alla descrizione di scorci del territorio del
Verbano (Notturno), rivelano quella grande attenzione al dato naturale, resa con una pittura quasi
“a macchia”. Nei primi anni Venti, a Parigi, Tozzi ha modo di conoscere la pittura di Cézanne e dei
Fauves, ma soprattutto entra in contatto con gli artisti italiani lì residenti, tra i quali Giorgio De
Chirico e Alberto Savinio, che lo introducono al movimento di Valori plastici e alla pittura
metafisica: le figure assumono grande “plasticità” in un rapporto tridimensionale con lo spazio che
le circonda (Serenità, Donna seduta di schiena, La toeletta del mattino - tra le più note). Il suo
linguaggio muta decisamente a partire dalla fine degli anni Cinquanta: la pittura si fa via via più
geometrica, con figure sempre più bidimensionali e un ricorso maggiore a elementi astratti (La
grande Piazza 1962, Testina 1970 solo per citarne alcune).
L’esposizione sarà completata da un incontro con Elena Pontiggia, il 15 Giugno alle ore 17.30
presso il cortile di Palazzo Viani Dugnani e da una mappa che permetterà al pubblico di andare alla
scoperta delle opere che l’artista ha lasciato nel territorio, specialmente a Suna.
L’ARTISTA:
Nato a Fossombrone, nei pressi di Urbino, Mario Tozzi cresce a Suna (Verbania), dove la famiglia si
trasferisce. Abbandonati gli studi di chimica, il giovane si iscrive all’Accademia di Belle Arti di
Bologna, dove conosce Giorgio Morandi. Dopo la tragica esperienza della guerra, nella quale perde
due fratelli, il pittore si sposa e si trasferisce a Parigi, dove inizia a esporre ottenendo un sempre
maggiore successo. Nella capitale francese, nel 1926, fonda il gruppo degli Italiens de Paris insieme
a Massimo Campigli, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, René Paresce, Alberto Savinio e Gino
Severini. In Italia, nel frattempo, espone alle mostre del gruppo Novecento, alle Biennali di Venezia
e alle Quadriennali romane. Dalla fine degli anni Trenta vive un lungo periodo di crisi; riprende
l’attività artistica con una mostra presso la Galleria Annunciata di Milano soltanto nel 1958. Nel
1971 si sposta definitivamente da Suna in Francia, dove resterà sino alla morte, avvenuta nel 1979.
L’ARCHIVIO MARIO TOZZI
L'Archivio Mario Tozzi ha svolto da sempre la sua attività per la valorizzazione e la difesa dell'Arte
di Mario Tozzi con la diligenza e la passione che contraddistingue chi ama l'Arte.
Il progetto attuale dell’Associazione, volendo concludere il Catalogo Generale dell'opera di Mario
Tozzi con la pubblicazione del terzo volume, intende rendere di pubblico dominio la
documentazione disponibile, per dare la possibilità a tutti quanti sono interessati di poter studiare,
analizzare e confrontare in autonomia tutto il lavoro svolto dall’artista, completare il più possibile
l'archiviazione e la verifica delle opere del Maestro Mario Tozzi in circolazione; riproporre
visivamente l'opera del Maestro attraverso la realizzazione del «Nuovo Catalogo Generale
Ragionato delle opere di Mario Tozzi» e l'organizzazione di mostre pubbliche. La completezza della
documentazione, la difesa dell'autenticità delle opere, la diffusione, con tutti gli strumenti della
comunicazione dell'opera del Maestro, non potranno che ulteriormente affermarne il valore
(www.mariotozzi.it / info@mariotozzi.it).
25
maggio 2019
Omaggio a Mario Tozzi
Dal 25 maggio al 29 settembre 2019
arte moderna
Location
MUSEO DEL PAESAGGIO – PALAZZO VIANI-DUGNANI
Verbania, Via Ruga, 44, (Verbano-cusio-ossola)
Verbania, Via Ruga, 44, (Verbano-cusio-ossola)
Biglietti
5€ intero, 3€ ridotto (il biglietto di ingresso al museo permette di visitare l’esposizione dedicata a Mario Tozzi, la Pinacoteca e la Gipsoteca Troubetzkoy a Palazzo Viani Dugnani. Inoltre è possibile visitare la sezione archeologica distaccata “Enrico Bianchetti” a Ornavasso)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00
Sabato, Domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00
(A partire dall’1 Giugno, il Giovedì, il museo sarà aperto dalle 15.00 alle 22.00)
Vernissage
25 Maggio 2019, ore 11
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