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Renato Guttuso a Varese
Le opere del Maestro, di proprietà della Fondazione Pellin, per la prima volta esposte nella città giardino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si apre domenica 19 maggio 2019 ai Musei Civici di Villa Mirabello “Renato Guttuso a
Varese”, la mostra, a cura di Serena Contini, con cui il Comune celebra il maestro di
Bagheria, uno dei più interessanti artisti e intellettuali del Novecento italiano. Venticinque
dipinti saranno per la prima volta presentati a Varese nelle sale della villa settecentesca
che domina i Giardini Estensi, in un percorso a temi che permetterà di valorizzare le opere
che appartengono alla collezione Pellin. Tra queste, il celebre dipinto Spes contra spem,
l’opera simbolo di Guttuso, che rappresenta il valore assoluto della memoria per l'artista e
la sua eredità spirituale. Uno degli ultimi capolavori che il maestro considerava una sorta di
testamento.
Le opere saranno organizzate in nove sezioni, che vanno dalla Natura morta. Barattoli del
1966, passando per l’autoritratto (L’Atelier) del 1975, per arrivare a Il sonno della ragione
genera mostri del 1980, dipinto in occasione della strage di Bologna. La mostra si chiude
con l’opera simbolo di Guttuso: quella Spes contra spem del 1982, vero e proprio
manifesto e “summa della poetica dell’artista”, già esposta in sedi prestigiose come
Roma a Castel S. Angelo, New York e Palazzo Reale a Milano. Una tela di
considerevoli dimensioni di tre metri per tre e cinquanta ove si scorge tutta
l’importanza dell’esperienza varesina. Un’opera in cui si evince l’influenza delle atmosfere
del territorio della città di Varese, dove venne dipinta, e dove Guttuso ebbe modo di
frequentare, tra gli altri, intellettuali come Guido Piovene, Dante Isella, Piero Chiara, Angelo
Frattini, Vittorio Tavernari.
Guttuso infatti frequentò per trent’anni, a partire dal 1953, lo studio di Velate a Varese: il
territorio fu fonte d’ispirazione e di creazione di opere di grande valore come la La Vucciria,
che racconta la città di Palermo, ma venne dipinta nella città giardino.
“Questa mostra è un sogno che si realizza - ha detto il sindaco Davide Galimberti – un
modo per celebrare il rapporto privilegiato che l'artista stabilì con Varese. Un’importante
rassegna che si svolge in contemporanea con un’altra esposizione internazionale, in corso
a Villa Panza e realizzata dal Fai: proprio con il Fondo Ambiente Italiano prosegue la nostra
stretta collaborazione per lo sviluppo culturale e turistico di Varese”.
Lungo il percorso espositivo le opere di Guttuso saranno corredate anche da documenti e
fotografie inediti, pannelli esplicativi e citazioni tratte dalle dichiarazioni dell'artista, che
arricchiscono di significato la mostra e permetteranno al visitatore di conoscere
intimamente la poetica di Guttuso. Alla realizzazione della mostra ha collaborato anche
Fabio Carapezza Guttuso: nel catalogo si potrà infatti trovare un suo significativo
contributo con testimonianze inedite di una realtà speciale, vissuta col Maestro, in prima
persona.
“Grazie alla rinnovata attenzione dell'Amministrazione comunale - spiega
Roberto Cecchi, assessore alla Cultura - dopo anni in cui si è continuato a riflettere
sull'importanza del legame Varese-Guttuso, si è finalmente concretizzato l'ambizioso
progetto culturale che permetterà la visione di opere del maestro di Bagheria ai Musei Civici
di Villa Mirabello. Per questo abbiamo colto con entusiasmo la disponibilità della famiglia
Pellin di offrire alla città le opere di Guttuso, onorando la volontà del fondatore Francesco
Pellin che per vent’anni ha raccolto con caparbietà e intelligenza i lavori dell’artista, e
insieme al Maestro, dando corpo alla più importante raccolta dei suoi dipinti”.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Pellin: ventuno
opere sono patrimonio della Fondazione, e oggetto di un comodato d’uso con il Comune di
Varese, e altre quattro sono in prestito. La rassegna è organizzata con il patrocinio della
Commissione Europea, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Università degli Studi
dell’Insubria e gli Archivi Guttuso. Importante anche la collaborazione con l’Associazione
Giovanni Testori e con il FAI. Grazie a quest’ultima si potranno visitare le mostre: Sean
Scully – Long Light, in esposizione a Villa Panza, e quella di Guttuso a Villa
Mirabello, con un unico biglietto ridotto.
Varese”, la mostra, a cura di Serena Contini, con cui il Comune celebra il maestro di
Bagheria, uno dei più interessanti artisti e intellettuali del Novecento italiano. Venticinque
dipinti saranno per la prima volta presentati a Varese nelle sale della villa settecentesca
che domina i Giardini Estensi, in un percorso a temi che permetterà di valorizzare le opere
che appartengono alla collezione Pellin. Tra queste, il celebre dipinto Spes contra spem,
l’opera simbolo di Guttuso, che rappresenta il valore assoluto della memoria per l'artista e
la sua eredità spirituale. Uno degli ultimi capolavori che il maestro considerava una sorta di
testamento.
Le opere saranno organizzate in nove sezioni, che vanno dalla Natura morta. Barattoli del
1966, passando per l’autoritratto (L’Atelier) del 1975, per arrivare a Il sonno della ragione
genera mostri del 1980, dipinto in occasione della strage di Bologna. La mostra si chiude
con l’opera simbolo di Guttuso: quella Spes contra spem del 1982, vero e proprio
manifesto e “summa della poetica dell’artista”, già esposta in sedi prestigiose come
Roma a Castel S. Angelo, New York e Palazzo Reale a Milano. Una tela di
considerevoli dimensioni di tre metri per tre e cinquanta ove si scorge tutta
l’importanza dell’esperienza varesina. Un’opera in cui si evince l’influenza delle atmosfere
del territorio della città di Varese, dove venne dipinta, e dove Guttuso ebbe modo di
frequentare, tra gli altri, intellettuali come Guido Piovene, Dante Isella, Piero Chiara, Angelo
Frattini, Vittorio Tavernari.
Guttuso infatti frequentò per trent’anni, a partire dal 1953, lo studio di Velate a Varese: il
territorio fu fonte d’ispirazione e di creazione di opere di grande valore come la La Vucciria,
che racconta la città di Palermo, ma venne dipinta nella città giardino.
“Questa mostra è un sogno che si realizza - ha detto il sindaco Davide Galimberti – un
modo per celebrare il rapporto privilegiato che l'artista stabilì con Varese. Un’importante
rassegna che si svolge in contemporanea con un’altra esposizione internazionale, in corso
a Villa Panza e realizzata dal Fai: proprio con il Fondo Ambiente Italiano prosegue la nostra
stretta collaborazione per lo sviluppo culturale e turistico di Varese”.
Lungo il percorso espositivo le opere di Guttuso saranno corredate anche da documenti e
fotografie inediti, pannelli esplicativi e citazioni tratte dalle dichiarazioni dell'artista, che
arricchiscono di significato la mostra e permetteranno al visitatore di conoscere
intimamente la poetica di Guttuso. Alla realizzazione della mostra ha collaborato anche
Fabio Carapezza Guttuso: nel catalogo si potrà infatti trovare un suo significativo
contributo con testimonianze inedite di una realtà speciale, vissuta col Maestro, in prima
persona.
“Grazie alla rinnovata attenzione dell'Amministrazione comunale - spiega
Roberto Cecchi, assessore alla Cultura - dopo anni in cui si è continuato a riflettere
sull'importanza del legame Varese-Guttuso, si è finalmente concretizzato l'ambizioso
progetto culturale che permetterà la visione di opere del maestro di Bagheria ai Musei Civici
di Villa Mirabello. Per questo abbiamo colto con entusiasmo la disponibilità della famiglia
Pellin di offrire alla città le opere di Guttuso, onorando la volontà del fondatore Francesco
Pellin che per vent’anni ha raccolto con caparbietà e intelligenza i lavori dell’artista, e
insieme al Maestro, dando corpo alla più importante raccolta dei suoi dipinti”.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Pellin: ventuno
opere sono patrimonio della Fondazione, e oggetto di un comodato d’uso con il Comune di
Varese, e altre quattro sono in prestito. La rassegna è organizzata con il patrocinio della
Commissione Europea, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Università degli Studi
dell’Insubria e gli Archivi Guttuso. Importante anche la collaborazione con l’Associazione
Giovanni Testori e con il FAI. Grazie a quest’ultima si potranno visitare le mostre: Sean
Scully – Long Light, in esposizione a Villa Panza, e quella di Guttuso a Villa
Mirabello, con un unico biglietto ridotto.
18
maggio 2019
Renato Guttuso a Varese
Dal 18 maggio 2019 al 06 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
MUSEI CIVICI – VILLA MIRABELLO
Varese, Piazza Motta, 4, (Varese)
Varese, Piazza Motta, 4, (Varese)
Vernissage
18 Maggio 2019, su invito
Autore
Curatore