Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Kinki Texas / Francesco Tricarico – T2
Kinki Texas e Francesco Tricarico in una doppia personale caratterizzata dalla dualità che emerge molteplici volte nei due artisti e nella loro pittura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Perché questa mostra? Cosa significa T2?
Il titolo, cosi semplice e a prima lettura anonimo, quasi banale, si riferisce certamente alla mera coincidenza per cui i nomi dei due artisti iniziano con la stessa lettera; ma è solo un pretesto, una sigla che è la sintesi di molto altro.
La dualità, oltre ad indicare la natura di questa esposizione, emerge molteplici volte nei due artisti stessi e nella loro pittura. Entrambi infatti hanno una doppia “vena artistica” e un alias (o nome d’arte); Texas, all’anagrafe Holger Meier, oltre ad essere pittore ha lavorato con tecniche digitali di animazione tridimensionale, installazioni video e video musicali. Francesco, soprattutto in ambito musicale, è conosciuto come Tricarico ed oltre a dipingere da sempre, è noto esponente della musica italiana, cantautore, cantante e musicista.
Una sorta di doppio lo troviamo poi nelle opere, popolate da creature e personaggi inventati ma probabili, onirici (anche mostruosi), evidenti o appena abbozzati, nei quali possiamo supporre risieda il loro “alterego pittorico”.
Le opere di Texas e Tricarico (solitamente tele di grandi dimensioni oppure opere su carta) sono istintive, caratterizzate da una pittura veloce, quasi grafica, a volte irruenta altre volte rarefatta, costellata di segni apparentemente senza senso. Tuttavia non c’è pienezza, horror vacui, anzi: osservandole appare evidente la presenza di porzioni di bianco, spazi della tela (carta) lasciati volutamente liberi dal segno e dal colore; sembra la necessità emotiva, quasi psicologica e terapeutica, di poter gestire liberamente “il vuoto della tela” senza farsi sovrastare da esso. Questi spazi sono lasciati vuoti come fossero delle pause, dei momenti di riflessione, attimi di silenzio tra i rumori della pittura.
E come in preda ad un’urgenza espressiva e di comunicazione, sia le opere di Texas che di Tricarico sono spesso fatte di immagini e parole, pittura e frammenti di testi; nel caso di Texas citazioni dalla cinematografia, dalla letteratura, dall’universo musicale; per Tricarico autocitazioni da testi musicali o poesie.
Il modo di fare pittura di Texas e Tricarico è incurante di qualsiasi canone o regola; non c’è struttura compositiva, le proporzioni saltano, le direzioni sono molteplici, le sbavature sono frequenti e i livelli si sovrappongono. E’ una pittura libera, a volte irruenta ma ricca di contenuti e di riferimenti importanti. Questo superamento dei limiti, metaforico nella mostra, è reale nella procedura chiamata proprio T2, una pratica nell’ambito dei trasporti d’arte che consente alle opere di viaggiare liberamente in Europa pur attraversando paesi non europei. E’ una chiave, un passepartout, un modo per superare ed eludere i confini…proprio come l’Arte stessa.
Texas e Tricarico non si sono mai incontrati, non si conoscono, non si sono mai scambiati pensieri sui rispettivi percorsi artistici. Sono diversi e distanti per vissuto, per storia, per geografia; e in realtà così simili nel modo di esprimersi attraverso la pittura, nel modo di interpretare la contemporaneità.
La mostra T2 nasce con l’idea di creare un confronto/incontro e diventa occasione anche per i visitatori per apprezzare somiglianze e differenze. L’arte e le mostre non devono dare risposte ma suscitare nuove domande.
In occasione della mostra Francesco Tricarico presenta il suo ultimo libro “Palla persa” un racconto che ha il sapore di una fiaba, accompagnata dalle illustrazioni dell’autore, una storia sulla forza e sulle nostre fragilità, sul desiderio di superare i limiti e di realizzare i propri sogni.
Durante la serata di inaugurazione presso la Libreria Feltrinelli di via Pasubio sarà allestito un book signing con l’autore.
Il titolo, cosi semplice e a prima lettura anonimo, quasi banale, si riferisce certamente alla mera coincidenza per cui i nomi dei due artisti iniziano con la stessa lettera; ma è solo un pretesto, una sigla che è la sintesi di molto altro.
La dualità, oltre ad indicare la natura di questa esposizione, emerge molteplici volte nei due artisti stessi e nella loro pittura. Entrambi infatti hanno una doppia “vena artistica” e un alias (o nome d’arte); Texas, all’anagrafe Holger Meier, oltre ad essere pittore ha lavorato con tecniche digitali di animazione tridimensionale, installazioni video e video musicali. Francesco, soprattutto in ambito musicale, è conosciuto come Tricarico ed oltre a dipingere da sempre, è noto esponente della musica italiana, cantautore, cantante e musicista.
Una sorta di doppio lo troviamo poi nelle opere, popolate da creature e personaggi inventati ma probabili, onirici (anche mostruosi), evidenti o appena abbozzati, nei quali possiamo supporre risieda il loro “alterego pittorico”.
Le opere di Texas e Tricarico (solitamente tele di grandi dimensioni oppure opere su carta) sono istintive, caratterizzate da una pittura veloce, quasi grafica, a volte irruenta altre volte rarefatta, costellata di segni apparentemente senza senso. Tuttavia non c’è pienezza, horror vacui, anzi: osservandole appare evidente la presenza di porzioni di bianco, spazi della tela (carta) lasciati volutamente liberi dal segno e dal colore; sembra la necessità emotiva, quasi psicologica e terapeutica, di poter gestire liberamente “il vuoto della tela” senza farsi sovrastare da esso. Questi spazi sono lasciati vuoti come fossero delle pause, dei momenti di riflessione, attimi di silenzio tra i rumori della pittura.
E come in preda ad un’urgenza espressiva e di comunicazione, sia le opere di Texas che di Tricarico sono spesso fatte di immagini e parole, pittura e frammenti di testi; nel caso di Texas citazioni dalla cinematografia, dalla letteratura, dall’universo musicale; per Tricarico autocitazioni da testi musicali o poesie.
Il modo di fare pittura di Texas e Tricarico è incurante di qualsiasi canone o regola; non c’è struttura compositiva, le proporzioni saltano, le direzioni sono molteplici, le sbavature sono frequenti e i livelli si sovrappongono. E’ una pittura libera, a volte irruenta ma ricca di contenuti e di riferimenti importanti. Questo superamento dei limiti, metaforico nella mostra, è reale nella procedura chiamata proprio T2, una pratica nell’ambito dei trasporti d’arte che consente alle opere di viaggiare liberamente in Europa pur attraversando paesi non europei. E’ una chiave, un passepartout, un modo per superare ed eludere i confini…proprio come l’Arte stessa.
Texas e Tricarico non si sono mai incontrati, non si conoscono, non si sono mai scambiati pensieri sui rispettivi percorsi artistici. Sono diversi e distanti per vissuto, per storia, per geografia; e in realtà così simili nel modo di esprimersi attraverso la pittura, nel modo di interpretare la contemporaneità.
La mostra T2 nasce con l’idea di creare un confronto/incontro e diventa occasione anche per i visitatori per apprezzare somiglianze e differenze. L’arte e le mostre non devono dare risposte ma suscitare nuove domande.
In occasione della mostra Francesco Tricarico presenta il suo ultimo libro “Palla persa” un racconto che ha il sapore di una fiaba, accompagnata dalle illustrazioni dell’autore, una storia sulla forza e sulle nostre fragilità, sul desiderio di superare i limiti e di realizzare i propri sogni.
Durante la serata di inaugurazione presso la Libreria Feltrinelli di via Pasubio sarà allestito un book signing con l’autore.
23
maggio 2019
Kinki Texas / Francesco Tricarico – T2
Dal 23 maggio al 29 giugno 2019
arte contemporanea
Location
FABBRICA EOS GALLERY
Milano, viale Pasubio, (Milano)
Milano, viale Pasubio, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato 10.30-13.00 / 15.30 - 18.30
Vernissage
23 Maggio 2019, dalle 18,30
Autore