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03
giugno 2015
Fino al 16.VI.2015 Omaggio a Roberto Paolini Galleria Bianconi, Milano
altrecittà
A Milano nella Galleria Bianconi, aperta a linguaggi trasversali contemporanei, è un atelier del “Fare”, dove cultura, tradizione e innovazione trovano in diversi materiali “attori” di piece sorprendenti ideate da artisti poliedrici difficilmente classificabili.
Tra i più duttili e imprevedibile c’è Roberto Paolini (1934-2014), artista, designer, chef, outsider della creatività, instancabile ricercatore di soluzioni formali in cui la ricerca dell’informale e dell’astrazione geometrica trovano una sintesi non banale, in occasione di EXPO 2015 espone per la prima volta nella galleria milanese una circa una ventina di opere inedite (2005-2009) al piano terra, più una installazione site specific nello spazio sotterraneo composta da una parata di micro sculture a forma di uovo, modellate al torchio in terracotta dipinta, caratterizzate da uno squarcio netto nel mezzo, eseguito a mano. L’uovo simbolo della genesi del mondo, racchiude il mistero della vita, inoltre secondo antiche tradizioni ha un ruolo importante nella magia curativa e della fertilità, si trasforma in un’ideale ritratto dell’autore che sarebbe piaciuto a Costantin Brancusi.
Paolini passa dalla creazione “inquieta” di piatti elaborati per il suo ristorante a Santa Sofia, a gioielli scultura, a oggetti d’arredo, fino alle sue opere polimateriche di vocazione tridimensionale che rispecchiano una febbrile volontà di esplorazione delle intrinseche potenzialità di materiali diversi, sempre fedele all’artigianalità e alla manualità del fare. Paolini lavora sul colore originale della materia, indaga piegature, tensioni, spessore, peso, volume, compattezza, porosità e altre caratteristiche che attraverso procedimenti operativi diversi, non prevedibili, porta in superficie vibranti forme che trasudano di energia vitalistica.
Il gesto della mano plasma opere diverse senza trascurare le peculiarità della lavorazione scaturite dalla sua volontà di esplorare declinazioni possibili del valore rinascimentale del “Fare”, studiando nel dettaglio gli effetti cromatici intrinseci ai materiali stessi, archetipi, istinti, energie tattili, relazioni possibili tra superficie e colore, luce e penombra, assegnando ad ogni scelta la funzione di svelare dimensioni sconosciute per ibridare processi analitici con quelli artigianali. Più di altre svelano corrispondenze e complicità formali tra cibo e arte cinque opere (del 2006), a tecnica mista su legno con vetro e chiodi, tutte dello stesso formato (70X70), evocanti piatti di gustosi carpacci di carne o di pesce crudo presentati con gusto, composti da stratificazioni di “membrane” di vetro fragilissimo, da mangiare con gli occhi.
Jacqueline Ceresoli
Mostra visitata il 12 maggio
Dal 12 maggio al 16 giugno 2015
Omaggio a Roberto Paolini
Galleria Bianconi
via Lecco 20,20124 Milano
Info: info@galleriabianconi.com, www.galleriabianconi.com