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La Palma di Federico Borromeo. Studio, restauro e restituzione della scultura-fontana seicentesca
Presentazione del libro La Palma di Federico Borromeo
Studio, restauro e restituzione della scultura-fontana seicentesca
Comunicato stampa
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La presentazione avverrà Lunedì 17 Giugno alle ore 18.00 presso la Pinacoteca Ambrosiana, Piazza Pio XI, 2.
Sono stati invitati Mons. Marco Ballarini-Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Mons. Luca Bressan-Vicario episcopale per la cultura, Arch. Antonella Ranaldi-Sovrintendente Beni Culturali, Arch.Carlo Capponi-Direttore Ufficio Beni Culturali, Dr.Filippo Del Corno-Assessore Comune di Milano, Avv.Mirko Mazzali-Presidente Consiglio di Municipio 1 Milano, Arch.Stefano Trucco-Presidente Centro Restauro di Venaria Reale, Prof.ssa Michela Cardinali-Direttrice della Scuola di Restauro "La Venaria Reale", Dott.Ugo Pavanello-Segretario generale Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Dott.Dario Cimorelli-Editore di Silvana Editoriale.
Come è risaputo, la cripta della chiesa di San Sepolcro è una vera e propria chiesa ipogea, risalente al secolo XI, pavimentata con le lastre del foro romano di Mediolanum. Essa può essere considerata il simbolico “punto zero” della città, e ne abbiamo una conferma autorevole in Leonardo da Vinci. Egli infatti, quando disegnò la celebre mappa della città di Milano (ora conservata nel Codice Atlantico) indicò la chiesa di San Sepolcro con la sua cripta come il “vero mezzo di Milano”, cioè il vero centro della città. un luogo in effetti carico di fascino e di storia.
Durante una gradita visita dei soci del Rotary Club Milano Aquileia alla chiesa di San Sepolcro e alla cripta da poco riaperta nel 2015, ospiti di don Marco Navoni, nel transetto sinistro la nostra attenzione è stata attirata da un manufatto particolarissimo: una palma in rame e bronzo, realizzata per volontà del card. Federico Borromeo da un lato come simbolo di “sapienza e rigenerazione”, ma dall’altro anche come simbolo della stessa Biblioteca Ambrosiana da lui fondata ed edificata proprio nelle adiacenze stesse della chiesa di San Sepolcro. Purtroppo dovemmo anche constatare il pessimo stato di conservazione in cui la “Palma Federiciana” si trovava.
Essa era nata come fontana da cui, tramite un complicato marchingegno idraulico, zampillavano goccioline d’acqua e fu inizialmente collocata in un cortiletto interno della Biblioteca, a cielo aperto, e perciò sottoposta all’inclemenza del tempo. Trovò nel corso dei secoli varie collocazioni negli ambienti dell’Ambrosiana, finché venne per l’appunto spostata nella chiesa inferiore di San Sepolcro, fissata in un blocco di cemento armato.
Nel 2017 il Rotary Club Milano Aquileia, avvicinandosi la data del quarantennale di fondazione del sodalizio, nominava una commissione che, utilizzando i fondi raccolti negli ultimi dieci anni, studiasse come lasciare un ricordo significativo e durevole per Milano e la sua storia, nell’ottica comunque di un service rotariano. Ebbene, la Commissione propose ai soci di finanziare proprio il restauro della Palma del cardinal Federico, lavoro delicato e importante da affidarsi alla prestigiosa Scuola di Restauro della Venaria Reale di Torino. Unanime e positiva fu la risposta, anche in considerazione dell’alto significato simbolico dell’iniziativa. Infatti tra gli obiettivi del progetto assumeva una particolare rilevanza la finalità didattica di tutta l’operazione, dal momento che i lavori di restauro avrebbero direttamente coinvolto anche gli studenti del corso di Laurea in Conservazione per i Beni Culturali, studenti ai quali veniva quindi offerta l’eccezionale opportunità di interagire direttamente con i tecnici restauratori in tutte le fasi del processo di restauro, comprese le innovative indagini di carattere scientifico sull’intero manufatto.
Iniziava così un lungo iter, con il coinvolgimento del Collegio dei Dottori dell’Ambrosiana, dell’arch. Elena Fontana e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, in particolare del Prof. Marco Demmelbauer, responsabile del Laboratorio di restauro metalli. Firmata una Convenzione tra i responsabili del Rotary, dell’Ambrosiana e del Centro Restauro La Venaria, grazie soprattutto all’entusiasmo e allo spirito organizzativo della Dott.ssa Sara Abram, il 9 novembre, dopo una campagna di accurate e precise documentazioni fotografiche, iniziavano le operazioni di smontaggio e imballaggio per il trasferimento a Torino, dove era programmato il restauro come da progetto.
Il 30 gennaio 2018 la Commissione del 40° di fondazione del nostro Club, Don Marco e Maria Luisa Mandelli si sono recati al Centro Conservazione e Restauro per un coordinamento e una verifica dell’avanzamento lavori. Accolti dal Presidente del Centro arch. Stefano Trucco e dalla Direttrice della Scuola dott.ssa Michela Cardinali, tutti hanno potuto constatare l’avanzato lavoro di restauro e il coinvolgimento di vari laureandi della scuola. Più in dettaglio ci si è confrontati con le inattese difficoltà legate ai numerosi precedenti restauri non sempre eseguiti a regola d’arte. La “Palma” infatti è in bronzo e ha subito alcuni rifacimenti parziali, dovuti a una evidente caduta. Alcune foglie erano state tagliate, saldate e accorciate. In ogni caso il lavoro fotografico computerizzato, effettuato prima dello smontaggio, ne garantiva la fedele e laboriosa ricostruzione.
Don Marco, con un approfondito lavoro di ricerca, ha inoltre ritrovato nell’archivio della Biblioteca importanti riferimenti storici e tecnici sulle vicende del manufatto, documenti che vennero studiati anche per una miglior comprensione di come la Palma “funzionasse”: ricordiamo infatti che essa era nata come fontana e i tecnici del Centro hanno effettuato anche alcuni rilievi fluidodinamici per determinarne la funzionalità idraulica.
A restauri finiti si decise di non ricollocare la Palma nella cripta, soprattutto a causa dei problemi di conservazione legati all’umidità dell’ambiente; per lo stesso motivo non era possibile collocarla all’esterno né riattivare la sua originaria funzione di fontana. Fu dunque trovata una nuova ricollocazione prestigiosa e di maggiore impatto visivo, proprio all’ingresso della Pinacoteca in cima allo scalone d’onore, ovviamente dopo approfondite verifiche delle problematiche statiche delle volte sottostanti.
L’11 giugno 2018, una volta terminato il montaggio effettuato personalmente dal prof. Demmelbauer nella nuova collocazione, la Palma tornava simbolicamente a risplendere nel cuore dell’Ambrosiana. Ci si augurava allora di poter realizzare una pubblicazione che riepilogasse sia le approfondite ricerche storiche di Don Marco, sia il lavoro documentale del restauro da parte della Scuola di Venaria.
Grazie alla generosità di alcuni soci del Rotary Club Milano Aquileia ecco a Voi questo volume!
Luigi Candiani
Presidente 2018/19
Rotary Club Milano Aquileia
Sono stati invitati Mons. Marco Ballarini-Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Mons. Luca Bressan-Vicario episcopale per la cultura, Arch. Antonella Ranaldi-Sovrintendente Beni Culturali, Arch.Carlo Capponi-Direttore Ufficio Beni Culturali, Dr.Filippo Del Corno-Assessore Comune di Milano, Avv.Mirko Mazzali-Presidente Consiglio di Municipio 1 Milano, Arch.Stefano Trucco-Presidente Centro Restauro di Venaria Reale, Prof.ssa Michela Cardinali-Direttrice della Scuola di Restauro "La Venaria Reale", Dott.Ugo Pavanello-Segretario generale Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Dott.Dario Cimorelli-Editore di Silvana Editoriale.
Come è risaputo, la cripta della chiesa di San Sepolcro è una vera e propria chiesa ipogea, risalente al secolo XI, pavimentata con le lastre del foro romano di Mediolanum. Essa può essere considerata il simbolico “punto zero” della città, e ne abbiamo una conferma autorevole in Leonardo da Vinci. Egli infatti, quando disegnò la celebre mappa della città di Milano (ora conservata nel Codice Atlantico) indicò la chiesa di San Sepolcro con la sua cripta come il “vero mezzo di Milano”, cioè il vero centro della città. un luogo in effetti carico di fascino e di storia.
Durante una gradita visita dei soci del Rotary Club Milano Aquileia alla chiesa di San Sepolcro e alla cripta da poco riaperta nel 2015, ospiti di don Marco Navoni, nel transetto sinistro la nostra attenzione è stata attirata da un manufatto particolarissimo: una palma in rame e bronzo, realizzata per volontà del card. Federico Borromeo da un lato come simbolo di “sapienza e rigenerazione”, ma dall’altro anche come simbolo della stessa Biblioteca Ambrosiana da lui fondata ed edificata proprio nelle adiacenze stesse della chiesa di San Sepolcro. Purtroppo dovemmo anche constatare il pessimo stato di conservazione in cui la “Palma Federiciana” si trovava.
Essa era nata come fontana da cui, tramite un complicato marchingegno idraulico, zampillavano goccioline d’acqua e fu inizialmente collocata in un cortiletto interno della Biblioteca, a cielo aperto, e perciò sottoposta all’inclemenza del tempo. Trovò nel corso dei secoli varie collocazioni negli ambienti dell’Ambrosiana, finché venne per l’appunto spostata nella chiesa inferiore di San Sepolcro, fissata in un blocco di cemento armato.
Nel 2017 il Rotary Club Milano Aquileia, avvicinandosi la data del quarantennale di fondazione del sodalizio, nominava una commissione che, utilizzando i fondi raccolti negli ultimi dieci anni, studiasse come lasciare un ricordo significativo e durevole per Milano e la sua storia, nell’ottica comunque di un service rotariano. Ebbene, la Commissione propose ai soci di finanziare proprio il restauro della Palma del cardinal Federico, lavoro delicato e importante da affidarsi alla prestigiosa Scuola di Restauro della Venaria Reale di Torino. Unanime e positiva fu la risposta, anche in considerazione dell’alto significato simbolico dell’iniziativa. Infatti tra gli obiettivi del progetto assumeva una particolare rilevanza la finalità didattica di tutta l’operazione, dal momento che i lavori di restauro avrebbero direttamente coinvolto anche gli studenti del corso di Laurea in Conservazione per i Beni Culturali, studenti ai quali veniva quindi offerta l’eccezionale opportunità di interagire direttamente con i tecnici restauratori in tutte le fasi del processo di restauro, comprese le innovative indagini di carattere scientifico sull’intero manufatto.
Iniziava così un lungo iter, con il coinvolgimento del Collegio dei Dottori dell’Ambrosiana, dell’arch. Elena Fontana e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, in particolare del Prof. Marco Demmelbauer, responsabile del Laboratorio di restauro metalli. Firmata una Convenzione tra i responsabili del Rotary, dell’Ambrosiana e del Centro Restauro La Venaria, grazie soprattutto all’entusiasmo e allo spirito organizzativo della Dott.ssa Sara Abram, il 9 novembre, dopo una campagna di accurate e precise documentazioni fotografiche, iniziavano le operazioni di smontaggio e imballaggio per il trasferimento a Torino, dove era programmato il restauro come da progetto.
Il 30 gennaio 2018 la Commissione del 40° di fondazione del nostro Club, Don Marco e Maria Luisa Mandelli si sono recati al Centro Conservazione e Restauro per un coordinamento e una verifica dell’avanzamento lavori. Accolti dal Presidente del Centro arch. Stefano Trucco e dalla Direttrice della Scuola dott.ssa Michela Cardinali, tutti hanno potuto constatare l’avanzato lavoro di restauro e il coinvolgimento di vari laureandi della scuola. Più in dettaglio ci si è confrontati con le inattese difficoltà legate ai numerosi precedenti restauri non sempre eseguiti a regola d’arte. La “Palma” infatti è in bronzo e ha subito alcuni rifacimenti parziali, dovuti a una evidente caduta. Alcune foglie erano state tagliate, saldate e accorciate. In ogni caso il lavoro fotografico computerizzato, effettuato prima dello smontaggio, ne garantiva la fedele e laboriosa ricostruzione.
Don Marco, con un approfondito lavoro di ricerca, ha inoltre ritrovato nell’archivio della Biblioteca importanti riferimenti storici e tecnici sulle vicende del manufatto, documenti che vennero studiati anche per una miglior comprensione di come la Palma “funzionasse”: ricordiamo infatti che essa era nata come fontana e i tecnici del Centro hanno effettuato anche alcuni rilievi fluidodinamici per determinarne la funzionalità idraulica.
A restauri finiti si decise di non ricollocare la Palma nella cripta, soprattutto a causa dei problemi di conservazione legati all’umidità dell’ambiente; per lo stesso motivo non era possibile collocarla all’esterno né riattivare la sua originaria funzione di fontana. Fu dunque trovata una nuova ricollocazione prestigiosa e di maggiore impatto visivo, proprio all’ingresso della Pinacoteca in cima allo scalone d’onore, ovviamente dopo approfondite verifiche delle problematiche statiche delle volte sottostanti.
L’11 giugno 2018, una volta terminato il montaggio effettuato personalmente dal prof. Demmelbauer nella nuova collocazione, la Palma tornava simbolicamente a risplendere nel cuore dell’Ambrosiana. Ci si augurava allora di poter realizzare una pubblicazione che riepilogasse sia le approfondite ricerche storiche di Don Marco, sia il lavoro documentale del restauro da parte della Scuola di Venaria.
Grazie alla generosità di alcuni soci del Rotary Club Milano Aquileia ecco a Voi questo volume!
Luigi Candiani
Presidente 2018/19
Rotary Club Milano Aquileia
17
giugno 2019
La Palma di Federico Borromeo. Studio, restauro e restituzione della scultura-fontana seicentesca
17 giugno 2019
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
PINACOTECA, BIBLIOTECA E ACCADEMIA AMBROSIANA
Milano, Piazza Pio Xi, (Milano)
Milano, Piazza Pio Xi, (Milano)
Vernissage
17 Giugno 2019, ore 18.00 su invito