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Beat Kuert – Stills – Still Moving
La rassegna esplora anche la tematica del corpo, oltre a soggetti naturali come
montagne e fiori; argomenti che sono alla base della ricerca espressiva dell’artista
multimediale e regista svizzero, attraverso 10 opere recenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Forte dei Marmi, dal 29 giugno al 9 luglio 2019, IL FORTE ARTE presenta, nella propria
galleria (via Giosuè Carducci 16), la personale di Beat Kuert, Stills – Still Moving, a cura
di Angelo Crespi, in collaborazione con Alessio Musella.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con l’Archivio Beat Kuert, sponsor:
Dust&Scratches.
L’evento è sostenuto dalla Fondazione Maimeri.
La galleria Il Forte Arte Continua il percorso legato alla fotografia d'autore ospitando il
digital artist, fotografo Beat Kuert. Visionario, passionale.
La rassegna esplora anche la tematica del corpo, oltre a soggetti naturali come
montagne e fiori; argomenti che sono alla base della ricerca espressiva dell’artista
multimediale e regista svizzero, attraverso 10 opere recenti.
Il lavoro di Beat Kuert si svolge su diversi piani concettuali e performativi che si traducono
in immagini di rara potenza, di cui questa installazione rappresenta l’ideale ultimo
fotogramma.
“L’accostamento delle immagini – afferma Angelo Crespi - che segue una forma
evocativa o analogica, in cui il nesso causale in alcuni casi si perde in quello casuale, frutto
del semplice accostamento, risponde comunque ad un intreccio profondo, a quella
“sincronicità” ricordata da Jung nella sua dimensione psicologica e approfondita in modo
razionale dalla meccanica quantistica”.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Maimeri.
Note biografiche
Beat Kuert (Zurigo, 1946) si esprime come artista multimediale e filmmaker. Autore
anticonformista, è considerato uno degli esploratori più audaci della sua generazione. Il suo
lavoro indaga dilemmi esistenziali attraverso esperienze estetiche, lavorando su varie espressioni
e integrando diverse forme d'arte. Dopo una carriera di successo come regista, si è dedicato alle
arti visive.
Le sue immagini sono spesso provocatorie e creano un senso di meraviglia negli occhi dello
spettatore. L'impressione che produce è inteso come un modo per cercare il sublime in emozioni
umane. Per Beat Kuert, il ruolo dell'arte è quello di essere una porta verso l'inconscio dove è
l'artista che, attraverso l'energia che infonde nel suo lavoro, spinge gli altri a cercare ciò che è
meraviglioso al di fuori della vita quotidiana.
Beat Kuert trae ispirazione da una ampia varietà di fonti (manoscritti antichi, performance,
cinema). Le sue fotografie sembrano manipolate digitalmente, ma in realtà si costruiscono solo
attraverso la sua tecnica. Le radici del suo lavoro affondano nella filosofia orientale; infatti le sue
opere si costruiscono attraverso la contrapposizione di due elementi fondanti.
Ha insegnato comunicazione visiva all’Università professionale (SUPSI) di Lugano e alla Scuola di
Cinema Zelig di Bolzano.
Nel 2005 ha fondato il collettivo artistico dust&scratches con cui ha prodotto spettacoli, video-
arte e musica. La sua prima performance, Donna Carnivora, è stata presentata a Venezia presso
la Scoletta dei Battioro e Tiraoro nel 2007. Ha esposto il progetto Destroyed Lines a Pechino
(Yuanfen Flow ed Imagine Gallery, 2010) e la serie fotografica Wunderkammer alla M&C Saatchi
Gallery di Shanghai (2012). Nel 2013 è invitato come ospite d‘onore alla IX New Florence Biennale
con la sua prima installazione site-specific Et Sic in Infinitum. Nel 2015, nell’ambito della 56^
Biennale d’Arte di Venezia, a Palazzo Bembo ha presentato l’installazione site specific FaultLine
/ TimeLine. Lo stesso Palazzo Bembo ha accolto Good Morning Darkness, la personale organizzata
nell’ambito della 57^ Biennale d’Arte di Venezia. Prende parte a MIA Photo fair nel marzo
2018, la prima e più importante fiera d’arte dedicata alla fotografia e all’immagine in
movimento in Italia con il progetto Quella Croce Bianca.
Espone nella personale “Furor Corporis” presso il MAC di Milano - Fondazione Maimeri
- nel luglio 2018.
galleria (via Giosuè Carducci 16), la personale di Beat Kuert, Stills – Still Moving, a cura
di Angelo Crespi, in collaborazione con Alessio Musella.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con l’Archivio Beat Kuert, sponsor:
Dust&Scratches.
L’evento è sostenuto dalla Fondazione Maimeri.
La galleria Il Forte Arte Continua il percorso legato alla fotografia d'autore ospitando il
digital artist, fotografo Beat Kuert. Visionario, passionale.
La rassegna esplora anche la tematica del corpo, oltre a soggetti naturali come
montagne e fiori; argomenti che sono alla base della ricerca espressiva dell’artista
multimediale e regista svizzero, attraverso 10 opere recenti.
Il lavoro di Beat Kuert si svolge su diversi piani concettuali e performativi che si traducono
in immagini di rara potenza, di cui questa installazione rappresenta l’ideale ultimo
fotogramma.
“L’accostamento delle immagini – afferma Angelo Crespi - che segue una forma
evocativa o analogica, in cui il nesso causale in alcuni casi si perde in quello casuale, frutto
del semplice accostamento, risponde comunque ad un intreccio profondo, a quella
“sincronicità” ricordata da Jung nella sua dimensione psicologica e approfondita in modo
razionale dalla meccanica quantistica”.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Maimeri.
Note biografiche
Beat Kuert (Zurigo, 1946) si esprime come artista multimediale e filmmaker. Autore
anticonformista, è considerato uno degli esploratori più audaci della sua generazione. Il suo
lavoro indaga dilemmi esistenziali attraverso esperienze estetiche, lavorando su varie espressioni
e integrando diverse forme d'arte. Dopo una carriera di successo come regista, si è dedicato alle
arti visive.
Le sue immagini sono spesso provocatorie e creano un senso di meraviglia negli occhi dello
spettatore. L'impressione che produce è inteso come un modo per cercare il sublime in emozioni
umane. Per Beat Kuert, il ruolo dell'arte è quello di essere una porta verso l'inconscio dove è
l'artista che, attraverso l'energia che infonde nel suo lavoro, spinge gli altri a cercare ciò che è
meraviglioso al di fuori della vita quotidiana.
Beat Kuert trae ispirazione da una ampia varietà di fonti (manoscritti antichi, performance,
cinema). Le sue fotografie sembrano manipolate digitalmente, ma in realtà si costruiscono solo
attraverso la sua tecnica. Le radici del suo lavoro affondano nella filosofia orientale; infatti le sue
opere si costruiscono attraverso la contrapposizione di due elementi fondanti.
Ha insegnato comunicazione visiva all’Università professionale (SUPSI) di Lugano e alla Scuola di
Cinema Zelig di Bolzano.
Nel 2005 ha fondato il collettivo artistico dust&scratches con cui ha prodotto spettacoli, video-
arte e musica. La sua prima performance, Donna Carnivora, è stata presentata a Venezia presso
la Scoletta dei Battioro e Tiraoro nel 2007. Ha esposto il progetto Destroyed Lines a Pechino
(Yuanfen Flow ed Imagine Gallery, 2010) e la serie fotografica Wunderkammer alla M&C Saatchi
Gallery di Shanghai (2012). Nel 2013 è invitato come ospite d‘onore alla IX New Florence Biennale
con la sua prima installazione site-specific Et Sic in Infinitum. Nel 2015, nell’ambito della 56^
Biennale d’Arte di Venezia, a Palazzo Bembo ha presentato l’installazione site specific FaultLine
/ TimeLine. Lo stesso Palazzo Bembo ha accolto Good Morning Darkness, la personale organizzata
nell’ambito della 57^ Biennale d’Arte di Venezia. Prende parte a MIA Photo fair nel marzo
2018, la prima e più importante fiera d’arte dedicata alla fotografia e all’immagine in
movimento in Italia con il progetto Quella Croce Bianca.
Espone nella personale “Furor Corporis” presso il MAC di Milano - Fondazione Maimeri
- nel luglio 2018.
29
giugno 2019
Beat Kuert – Stills – Still Moving
Dal 29 giugno al 09 luglio 2019
arte contemporanea
Location
IL FORTE ARTE
Forte dei Marmi, Via Giosuè Carducci, 16, (Lucca)
Forte dei Marmi, Via Giosuè Carducci, 16, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10.30-13 e 18-24
Vernissage
29 Giugno 2019, ore 18.30
Autore
Curatore