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Nuovo Allestimento / Loris Cecchini – Hypermeasures / Bruno Ceccobelli – MarmoriiMarmorei
A distanza di quasi venti anni dalla sua inaugurazione quale sede della collezione permanente
della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto, intitolata alla figura del funzionario, curatore e
storico dell’arte Giovanni Carandente (1920-2009), Palazzo Collicola apre un nuovo capitolo
sotto la direzione del critico d’arte Marco Tonelli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A distanza di quasi venti anni dalla sua inaugurazione quale sede della collezione permanente
della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto, intitolata alla figura del funzionario, curatore e
storico dell’arte Giovanni Carandente (1920-2009), Palazzo Collicola apre un nuovo capitolo
sotto la direzione del critico d’arte Marco Tonelli.
La collezione è stata completamente ripensata, trasportata al secondo piano del palazzo e
riallestita secondo un nuovo criterio museale, arricchito di apparati didattici e opere.
Nucleo di partenza della collezione sarà la forte presenza dell’arte moderna nella città di
Spoleto, a cui sono state dedicate alcune sale tematiche, a partire da quella sulla mostra del
1962 Sculture in città (a cui presero parte i più importanti scultori dell’epoca), passando per
le varie edizioni del Premio Spoleto (1953-1968), tra cui figurano opere di Pascali, Ceroli,
Uncini, Moreni, Turcato, Morlotti, Vacchi, oltreal Gruppo dei 6.
Consistente è la presenza di sculture e disegni di Leoncillo, che era nato proprio a Spoleto nel
1915 e di cui si conservano in collezione circa 30 opere, dal periodo iniziale a quello
naturalistico, neocubista e soprattutto informale, con emblematiche opere tra cui Affinità
patetiche, Pietà o Corpo dolente allestite nella lunga e luminosa galleria del secondo piano del
Palazzo.
Il percorso, scandito per sale destinate ad essere periodicamente ruotate, presenta inoltre
sezioni dedicate al gruppo Forma 1 o alla Scuola di San Lorenzo, all’arte astratta (da Melotti, a
Biggi, a Verna, a Bendini fino ad Asdrubali), alla figurazione (tra cui Ontani, Di Stasio, Barni),
con particolare attenzione ad opere di scultori moderni come Caro, Chadwick, Arnaldo e Giò
Pomodoro, Franchina, Cuschera.
Importante anche la presenza di opere di artisti concettuali come Dibbets, Mochetti, Patella,
Garutti e soprattutto di Sol Lewitt, che proprio a Spoleto aveva casa e che a Palazzo Collicola
nel 2000 ha realizzato lo spettacolare walldrawing Band of color n.951.
Ad Alexander Calder (presente con mobiles, sculture in filo di ferro e gouache) e a Beverly
Pepper, alla luce soprattutto del loro rapporto con Carandente (alla cui donazione si deve tra
l’altro buona parte della collezione, oltre naturalmente alle acquisizioni del Premio Spoleto,
lasciti di artisti e di privati), sono dedicate delle sezioni a parte, che emblematicamente
aprono e chiudono il percorso espositivo.
Con l’occasione del riallestimento la collezione è stata arricchita di nuove opere, tra cui Gianni
Asdrubali, Gastone Biggi, Stefano Di Stasio, Paola Gandolfi, Leoncillo, Francesco Lo Savio,
Afranio Metelli, Nunzio, Pizzi Cannella, Francesco Somaini.
Le tre sale più interne della Galleria sono infine dedicate a disegni e opere grafiche di
Leoncillo e Burri, di artisti italiani (tra cui Guttuso, Melotti, Raphael, Lo Savio, Gnoli, Accardi,
Capogrossi) e di artisti stranieri (tra i quali David Smith, Chillida, Scarpitta, Moore, Chadwick).
Importante è infine il nucleo di circa 100 fotografie di Ugo Mulas scattate nel 1962 durante la
mostra Sculture nella città, lavori che per la delicatezza dei supporti verranno esposti secondo
rotazioni periodiche.
EVENTI COLLATERALI
Loris Cecchini: Hypermeasures
Al Nuovo allestimento della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto si affiancheranno due
interventi temporanei pensati appositamente per questa occasione e per gli spazi esterni e
interni di Palazzo Collicola.
Il primo dei due, intitolato Hypermeasures, sarà opera di Loris Cecchini, che installerà su una
apposita base antistante l’ingresso del museo una scultura costruita con moduli componibili
di metallo leggero, mentre all’interno della galleria dipinta del Piano Nobile sospenderà tre
sculture realizzate con lo stesso principio delle serie Alfa Alfa e Waterbones, mettendo in
relazione la naturalità meccanica e tecnologica di queste ramificazioni e iperfetazioni
rizomatiche con i motivi floreali degli affreschi della galleria, tipici del cosiddetto barocchetto
spoletino di inizio del Settecento.
Con il sostegno della Galleria Continua (San Gimignano/Bejing/LesMoulins/Habana)
Bruno Ceccobelli: MarmoriiMarmorei
In quindici sale della Pinacoteca del Piano Nobile inoltre Bruno Ceccobelli ha ideato un
percorso costituito di sculture in marmo e pietra, una sorta di viaggio intitolato
MarmoriiMarmorei, che invita il visitatore ad attraversare le stanze e meditare sul senso della
Fortuna e della sua circolarità. La simbologia stessa delle opere e del percorso (con un inizio e
un punto di ritorno seguendo lo stesso itinerario), la presenza di sculture frammentarie che
sembrano reperti e ritrovamenti, si propongono come viaggio iniziatico e indiziario alla
ricerca di significati e verità, che non potranno mai darsi in senso assoluto e chiaro, ma
evocativo e spirituale.
Con il sostegno della ditta i Sassi di Assisi…
Loris Cecchini (Milano, 1969) vive e lavora a Milano.Ha esposto il suo lavoro a livello internazionale,
con mostre personali in prestigiosi musei tra cui Palais de Tokio a Parigi, Musée d’Art Moderne di
Saint-EtienneMétropole, MoMA PS1 a New York, Shanghai DuolunMoMA di Shanghai, Centro Gallego
de Arte Contemporanea a Santiago di Compostela, Kunstverein di Heidelberg, Quarter di Firenze,
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato, Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra cui la 56°, la 51° e la 49° Biennale di Venezia,
la 6° e la 9° Biennale di Shanghai, la 15° e 13° Quadriennale di Roma, la Biennale di Taiwan a Taipei, la
Biennale di Valencia in Spagna, la 12° Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, il Ludwig
Museum a Colonia, Palazzo Fortuny a Venezia, Macro Future a Roma.
Ha preso inoltre parte a mostre collettive in tutto il mondo tra cui esposizioni al LudwigMuseum di
Colonia, PAC di Milano, Palazzo Fourtuny a Venezia, Macro Future a Roma, MART di Rovereto,
Hayward Gallery di Londra, The Garage Centre for Contemporary Culture Mosca, Palazzo delle
Esposizioni di Roma, Il Musée d’Art Contemporain di Lione, il MOCA di Shanghai, la
DeutscheBankKunsthalle di Berlino e altre ancora.
Ha realizzato varie istallazioni permanenti e site-specific, in particolare a Villa Celle a Pistoia e nel
cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, alla Fondazione Boghossian di Bruxelles e per il Cleveland
Clinic'sArts& Medicine Institute negli Stati Uniti, a LesTerrassesDu Port di Marseille, al
ShinsegaeHanamStarfield a Seoul nella Biblioteca Lazzerini di Prato, nel CornellTech,Tata building di
New York e su un edificio pubblico a Beijing in Cina.
www.loriscecchini.org
Bruno Ceccobelli nasce a Montecastello di Vibio (PG) il 2 settembre 1952. Vive e lavora a Todi.Deve
molto all'artista Toti Scialoja, col quale si diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma, completando la
sua eclettica formazione giovanile con lo studio delle filosofie orientali Zen e Taoismo.
Dalla seconda metà degli anni Settanta fa parte degli artisti che si insediano nell'ex-pastificio Cerere, a
Roma, nel quartiere San Lorenzo, un gruppo di creativi poi noti come "Nuova scuola romana" che si
presenta pubblicamente nel 1984 con la mostra Ateliers e a cui nel corso dei decenni saranno dedicate
importanti mostre come quella di Villa Medeici a Roma del 2006 e al MART di Rovereto nel 2009. La
sua ricerca, inizialmente di tipo concettuale, si è sviluppata verso un'astrazione pittorica approdata a
un vero e proprio simbolismo spirituale.
Ha tenuto mostre personali a partire dagli anni Ottanta presso la Galleria Ferranti di Roma, Yvon
Lambert di Parigi, Salvatore Ala, Sperone Westwater e Jack Shainman di New York, Akira Ikeda di
Nagoya, Studio Marconi di Milano, L’Attico di Roma e partecipato a numerose rassegne nazionali e
internazionali, come la Quadriennale di Roma e due edizioni della Biennale di Venezia.
Sue mostre sono state inoltre allestite in spazi archeologici, antichi e rinascimentali quali Villa Adriana
a Tivoli, Museo Nazionale Classense e Basilica di Sant’Apollinare in Classe di Ravenna, la Chieda di
Santa Maria sopra Minerva, il Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino e una nel celebre Caffè
Florian di Venezia.
Nel 2007 ha realizzato per la Fondazione Volume di Roma un suggestivo intervento dal titolo Longa
marcia post-temporale mentre nel 2018 è stato invitato da Barbara Rose alla mostra collettiva La
pittura dopo il post-modernismo presso la Reggia di Caserta. La sua ultima mostra personale dal titolo
Doppia luce si è tenuta presso la Galleria E3 di Brescia.
È inoltre autore di densi saggi teorici sull’arte e la filosofia, tra cui Color bellezza, Tempo senza tempo
della pittura e Gratiaplena: economia della grazia.
della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto, intitolata alla figura del funzionario, curatore e
storico dell’arte Giovanni Carandente (1920-2009), Palazzo Collicola apre un nuovo capitolo
sotto la direzione del critico d’arte Marco Tonelli.
La collezione è stata completamente ripensata, trasportata al secondo piano del palazzo e
riallestita secondo un nuovo criterio museale, arricchito di apparati didattici e opere.
Nucleo di partenza della collezione sarà la forte presenza dell’arte moderna nella città di
Spoleto, a cui sono state dedicate alcune sale tematiche, a partire da quella sulla mostra del
1962 Sculture in città (a cui presero parte i più importanti scultori dell’epoca), passando per
le varie edizioni del Premio Spoleto (1953-1968), tra cui figurano opere di Pascali, Ceroli,
Uncini, Moreni, Turcato, Morlotti, Vacchi, oltreal Gruppo dei 6.
Consistente è la presenza di sculture e disegni di Leoncillo, che era nato proprio a Spoleto nel
1915 e di cui si conservano in collezione circa 30 opere, dal periodo iniziale a quello
naturalistico, neocubista e soprattutto informale, con emblematiche opere tra cui Affinità
patetiche, Pietà o Corpo dolente allestite nella lunga e luminosa galleria del secondo piano del
Palazzo.
Il percorso, scandito per sale destinate ad essere periodicamente ruotate, presenta inoltre
sezioni dedicate al gruppo Forma 1 o alla Scuola di San Lorenzo, all’arte astratta (da Melotti, a
Biggi, a Verna, a Bendini fino ad Asdrubali), alla figurazione (tra cui Ontani, Di Stasio, Barni),
con particolare attenzione ad opere di scultori moderni come Caro, Chadwick, Arnaldo e Giò
Pomodoro, Franchina, Cuschera.
Importante anche la presenza di opere di artisti concettuali come Dibbets, Mochetti, Patella,
Garutti e soprattutto di Sol Lewitt, che proprio a Spoleto aveva casa e che a Palazzo Collicola
nel 2000 ha realizzato lo spettacolare walldrawing Band of color n.951.
Ad Alexander Calder (presente con mobiles, sculture in filo di ferro e gouache) e a Beverly
Pepper, alla luce soprattutto del loro rapporto con Carandente (alla cui donazione si deve tra
l’altro buona parte della collezione, oltre naturalmente alle acquisizioni del Premio Spoleto,
lasciti di artisti e di privati), sono dedicate delle sezioni a parte, che emblematicamente
aprono e chiudono il percorso espositivo.
Con l’occasione del riallestimento la collezione è stata arricchita di nuove opere, tra cui Gianni
Asdrubali, Gastone Biggi, Stefano Di Stasio, Paola Gandolfi, Leoncillo, Francesco Lo Savio,
Afranio Metelli, Nunzio, Pizzi Cannella, Francesco Somaini.
Le tre sale più interne della Galleria sono infine dedicate a disegni e opere grafiche di
Leoncillo e Burri, di artisti italiani (tra cui Guttuso, Melotti, Raphael, Lo Savio, Gnoli, Accardi,
Capogrossi) e di artisti stranieri (tra i quali David Smith, Chillida, Scarpitta, Moore, Chadwick).
Importante è infine il nucleo di circa 100 fotografie di Ugo Mulas scattate nel 1962 durante la
mostra Sculture nella città, lavori che per la delicatezza dei supporti verranno esposti secondo
rotazioni periodiche.
EVENTI COLLATERALI
Loris Cecchini: Hypermeasures
Al Nuovo allestimento della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto si affiancheranno due
interventi temporanei pensati appositamente per questa occasione e per gli spazi esterni e
interni di Palazzo Collicola.
Il primo dei due, intitolato Hypermeasures, sarà opera di Loris Cecchini, che installerà su una
apposita base antistante l’ingresso del museo una scultura costruita con moduli componibili
di metallo leggero, mentre all’interno della galleria dipinta del Piano Nobile sospenderà tre
sculture realizzate con lo stesso principio delle serie Alfa Alfa e Waterbones, mettendo in
relazione la naturalità meccanica e tecnologica di queste ramificazioni e iperfetazioni
rizomatiche con i motivi floreali degli affreschi della galleria, tipici del cosiddetto barocchetto
spoletino di inizio del Settecento.
Con il sostegno della Galleria Continua (San Gimignano/Bejing/LesMoulins/Habana)
Bruno Ceccobelli: MarmoriiMarmorei
In quindici sale della Pinacoteca del Piano Nobile inoltre Bruno Ceccobelli ha ideato un
percorso costituito di sculture in marmo e pietra, una sorta di viaggio intitolato
MarmoriiMarmorei, che invita il visitatore ad attraversare le stanze e meditare sul senso della
Fortuna e della sua circolarità. La simbologia stessa delle opere e del percorso (con un inizio e
un punto di ritorno seguendo lo stesso itinerario), la presenza di sculture frammentarie che
sembrano reperti e ritrovamenti, si propongono come viaggio iniziatico e indiziario alla
ricerca di significati e verità, che non potranno mai darsi in senso assoluto e chiaro, ma
evocativo e spirituale.
Con il sostegno della ditta i Sassi di Assisi…
Loris Cecchini (Milano, 1969) vive e lavora a Milano.Ha esposto il suo lavoro a livello internazionale,
con mostre personali in prestigiosi musei tra cui Palais de Tokio a Parigi, Musée d’Art Moderne di
Saint-EtienneMétropole, MoMA PS1 a New York, Shanghai DuolunMoMA di Shanghai, Centro Gallego
de Arte Contemporanea a Santiago di Compostela, Kunstverein di Heidelberg, Quarter di Firenze,
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato, Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra cui la 56°, la 51° e la 49° Biennale di Venezia,
la 6° e la 9° Biennale di Shanghai, la 15° e 13° Quadriennale di Roma, la Biennale di Taiwan a Taipei, la
Biennale di Valencia in Spagna, la 12° Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, il Ludwig
Museum a Colonia, Palazzo Fortuny a Venezia, Macro Future a Roma.
Ha preso inoltre parte a mostre collettive in tutto il mondo tra cui esposizioni al LudwigMuseum di
Colonia, PAC di Milano, Palazzo Fourtuny a Venezia, Macro Future a Roma, MART di Rovereto,
Hayward Gallery di Londra, The Garage Centre for Contemporary Culture Mosca, Palazzo delle
Esposizioni di Roma, Il Musée d’Art Contemporain di Lione, il MOCA di Shanghai, la
DeutscheBankKunsthalle di Berlino e altre ancora.
Ha realizzato varie istallazioni permanenti e site-specific, in particolare a Villa Celle a Pistoia e nel
cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, alla Fondazione Boghossian di Bruxelles e per il Cleveland
Clinic'sArts& Medicine Institute negli Stati Uniti, a LesTerrassesDu Port di Marseille, al
ShinsegaeHanamStarfield a Seoul nella Biblioteca Lazzerini di Prato, nel CornellTech,Tata building di
New York e su un edificio pubblico a Beijing in Cina.
www.loriscecchini.org
Bruno Ceccobelli nasce a Montecastello di Vibio (PG) il 2 settembre 1952. Vive e lavora a Todi.Deve
molto all'artista Toti Scialoja, col quale si diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma, completando la
sua eclettica formazione giovanile con lo studio delle filosofie orientali Zen e Taoismo.
Dalla seconda metà degli anni Settanta fa parte degli artisti che si insediano nell'ex-pastificio Cerere, a
Roma, nel quartiere San Lorenzo, un gruppo di creativi poi noti come "Nuova scuola romana" che si
presenta pubblicamente nel 1984 con la mostra Ateliers e a cui nel corso dei decenni saranno dedicate
importanti mostre come quella di Villa Medeici a Roma del 2006 e al MART di Rovereto nel 2009. La
sua ricerca, inizialmente di tipo concettuale, si è sviluppata verso un'astrazione pittorica approdata a
un vero e proprio simbolismo spirituale.
Ha tenuto mostre personali a partire dagli anni Ottanta presso la Galleria Ferranti di Roma, Yvon
Lambert di Parigi, Salvatore Ala, Sperone Westwater e Jack Shainman di New York, Akira Ikeda di
Nagoya, Studio Marconi di Milano, L’Attico di Roma e partecipato a numerose rassegne nazionali e
internazionali, come la Quadriennale di Roma e due edizioni della Biennale di Venezia.
Sue mostre sono state inoltre allestite in spazi archeologici, antichi e rinascimentali quali Villa Adriana
a Tivoli, Museo Nazionale Classense e Basilica di Sant’Apollinare in Classe di Ravenna, la Chieda di
Santa Maria sopra Minerva, il Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino e una nel celebre Caffè
Florian di Venezia.
Nel 2007 ha realizzato per la Fondazione Volume di Roma un suggestivo intervento dal titolo Longa
marcia post-temporale mentre nel 2018 è stato invitato da Barbara Rose alla mostra collettiva La
pittura dopo il post-modernismo presso la Reggia di Caserta. La sua ultima mostra personale dal titolo
Doppia luce si è tenuta presso la Galleria E3 di Brescia.
È inoltre autore di densi saggi teorici sull’arte e la filosofia, tra cui Color bellezza, Tempo senza tempo
della pittura e Gratiaplena: economia della grazia.
29
giugno 2019
Nuovo Allestimento / Loris Cecchini – Hypermeasures / Bruno Ceccobelli – MarmoriiMarmorei
Dal 29 giugno al 29 luglio 2019
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE – MUSEO CARANDENTE
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Vernissage
29 Giugno 2019, h 11
Autore
Curatore