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Ugo Gregoretti è scomparso oggi, 5 luglio, nella sua casa di Roma a 88 anni. Regista, autore televisivo, attore, giornalista, drammaturgo, ha realizzato alcuni dei programmi dal taglio documentaristico più seguiti della televisione italiana, mostrando sempre una vena di impegno sociale, con un tocco di satira, come Omicron, film di fantascienza tra parodia e impegno politico. Nel 1970 aderì all’allora Partito Comunista Italiano, rimanendo comunque legato all’area politica della Sinistra italiana anche negli anni successivi al suo scioglimento.
Ugo Gregoretti nacque a Roma, il 28 settembre 1930. Assunto in Rai nel 1953, fu lui a scegliere Santa Chiara come patrona della tv. L’esordio sul piccolo schermo nel 1960, con il documentario La Sicilia del Gattopardo, che gli valse anche il Prix Italia. Nel 1961, ideò Controfagotto. Sguardi sul costume, rubrica documentaristica incentrata sugli usi e le mode nell’epoca del boom economico del dopoguerra, in onda a partire dal 9 febbraio e per 8 puntate con cadenza quindicinale. Ancora sulle tendenze giovanili, il film inchiesta I nuovi angeli, nel 1962. Nel 1963 diresse un episodio di Ro.Go.Pa.G. film con Pierpaolo Pasolini, Roberto Rossellini e Jean-Luc Godard.
Dal 1980 al 1989 ha diretto la Rassegna Benevento Città-Spettacolo, e dal 1985 al 1989 il Teatro Stabile di Torino. Nel 2006 pubblicò la sua autobiografia, Finale aperto, riedita nel 2012 con il titolo La storia sono io (con finale aperto).
Nel 2009 ha ricevuto il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi e nel 2010 il Nastro d’argento alla carriera, mentre nel 2016 viene insignito del titolo di socio onorario del Rotary Club di Benevento.