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È riemerso a Roma, in un’intercapedine della chiesa di Sant’Alessio all’Aventino, un grande affresco medievale perfettamente conservato. Peccato che la notizia, lanciata come “scoop” fosse vecchia più o meno di 14 anni, perché il dipinto fu ritrovato nel 2005 da Claudia Viggiani, che ha svelato l’affaire con un tweet.
Nascosto da un muro per quasi 900 anni, il dipinto, risalente alla metà del XII secolo, misura 90 centimetri di larghezza e più di 4 metri d’altezza, ha un fondo nero e una cornice policroma perfettamente intatta. “Un ritrovamento assolutamente eccezionale, anche per l’iconografia rarissima dei due personaggi che si riconoscono nella parte del dipinto al momento visibile, con tutta probabilità proprio Sant’Alessio e il Cristo pellegrino”, ha spiegato all’Ansa la storica dell’arte Viggiani, autrice della scoperta, avvenuta dopo indagini durate anni e una ricerca d’archivio partita da un documento del 1965. Il dipinto, che per metà è ancora rimasto nascosto dal muro, per ora è stato messo in sicurezza dalla restauratrice Susanna Sarmati con un progetto finanziato dalla Soprintendenza Speciale di Roma guidata da Francesco Prosperetti. (NG)