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Fino al 14.VII.2002 Made in Africa – I Edizione italiana della Biennale di Fotografia Africana Milano, Spazio Oberdan
milano
I fotografi africani di maggiore talento ritraggono il loro continente sotto una luce gioiosa, lontana dalle tragedie del sottosviluppo...
La Biennale di Fotografia Africana di Bamako (Mali) sbarca in Italia in occasione della Prima Edizione italiana della Biennale di Fotografia Africana, allestita allo Spazio Oberdan fino al 14 luglio.
Tre sezioni fotografiche, cento opere di diciotto fotografi e sei fotografe tra gli artisti africani emergenti che rendono omaggio al loro continente, alla sua cultura, all’arte e alle tradizioni, tralasciando –volutamente- le immagini più drammatiche dell’arretratezza e del sottosviluppo.
La sezione internazionale presenta i vincitori della IV Biennale di Bamako (Themba Hadebe, Eileen Terrier, l’algerina Zineb Sedira e Hywell Waters) e artisti provenienti da undici paesi; le contraddizioni sociali delle metropoli sudafricane appaiono nei reportage di Themba Hadebe, mentre quelle culturali e religiose sono le donne algerine, tra la cultura cattolica e la cultura dell’Islam, avvolte nei panni bianchissimi, in Autoritratto o Vergine Maria (Zineb Sedira), uno dei lavori più suggestivi presentati alla mostra.
Per le sezioni Nigeria e Marocco gli artisti, che vivono e lavorano nei loro paesi d’origine, si mostrano fortemente affascinati della fotografia occidentale: corpi di luce e di ombra per Kelechi Amadi-Obi e corpi sensuali per Etoundi Essamba -questi non danno soltanto forma all’erotismo ma esprimono la sensualità della terra africana e della sua cultura , sono simbolo dell’origine, della lotta sociale e dell’eros-.
Accompagnano la mostra segni bogolan – realizzati da artisti del Museo Nazionale di Bamako- dell’antica tradizione tessile del Mali e un video che documenta la IV edizione della Biennale di Fotografia di Bamako.
E’ negli intenti dei curatori mostrare il lato “ricco” del continente, tralasciando le immagini della sofferenza; Nonostante le foto di Hywell Waters siano un reportage sulla condizione dei lavoratori nelle aziende agricole dello Zimbabwe, rimane il dubbio di avere assistito a qualcosa di diverso dai fatti reali. Nel voler rendere omaggio alla cultura africana, cioè, se ne restituisce una immagine che tralascia i dati più vicini alla sua cultura.
Contemporaneamente alla mostra si svolgono a Milano manifestazioni e spettacoli organizzati dall’Associazione Culturale Afritudine, dal Centro Culturale Francese e dal COE e dedicati all’Africa.
articoli correlati
Le donne africane raccontate da Angele Etoundi Essamba
link correlati
Il sito del Coe
Il Festival del cinema africano
Associazone culturale Afritudine
Valentina Sansone
Made in Africa- Prima edizione italiana della Biennale di Fotografia Africana
Spazio Oberdan, V.le Vittorio Veneto 2, Milano
Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22. Chiuso il lunedì.
Biglietti: intero € 4,10; studenti € 2,55, gruppi e scuole € 1,55.
Catalogo (con le immagini e le biografie degli autori) a cura di Michela Manservisi, edizioni Epicentro.
Altri eventi
8 luglio : tre serate dedicate al grande cinema africano. Proiezioni presso lo Spazio Oberdan ( info tel. 02 77 40 63 00).
-fino al 5 luglio: Dalla Tradizione alla modernità; mostra dell’artista senegalese Thiam Mor, di Touba Gallerie; Milano, Spazio Guicciardini, via Guicciardini, 6
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