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Nella gara delle sue grandi case d’asta, pare che Sotheby’s, in questa estate inglese, abbia battuto Christie’s 2 a 0, perché, dopo l’asta di Impressionisti e Arte Moderna, ieri sera nella vendita dell’Arte del dopoguerra e del Contemporaneo ha totalizzato la cifra più alta mai raggiunta a Londra: 130,4 milioni.
A farla da padrone è stato Andy Warhol con il suo One dollar sign (Silver Certificate), che è stato venduto per 20,9 milioni di sterline, superando le stime iniziali di 18 milioni.
Superate tutte le previsioni anche per Lucian Freud che con il suo piccolo dipinto che raffigura quattro uova su un piatto, stimato 150mila sterline, ha fatto impazzire i contendenti, raggiungendo circa 980mila sterline.
Ma il vero caso della serata riguarda Bacon, presente in asta con tre dipinti. Il primo, l’attesissimo e annunciatissimo, Study for a Pope I, stimato tra i 25 e i 35 milioni di sterline, non ha attirato nessuna offerta, restando invenduto. Gli altri due lotti, due autoritratti, uno del 1975 e un trittico del 1980 hanno superato le stime previste, anche se per un pelo, raggiungendo rispettivamente 15 e 14,7 milioni di sterline.
Da Sotheby’s giustificano l’accaduto con frasi enigmatiche del tipo “non era la serata adatta a questo dipinto”, ma è più probabile che dopo tutte le fatiche dei mesi passati, i collezionisti siano stati solo più selettivi e attenti.
A far parlare della serata sono state anche le proteste messe in atto all’ingresso della sede londinese di Sotheby’s da parte di un gruppo di lavoratori dell’azienda di pulizie che la casa d’aste ha appena mandato a casa, che hanno accolto con striscioni e urla i raffinati collezionisti milionari. (Roberta Pucci)