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Non vogliamo fare i catastrofisti e prendere ad esempio una debacle per parlare di crisi, ma le strane performance di Richter all’asta durante questa settimana ha fatto diventare l’artista tedesco quel qualcosa di cui parlare.
A partire dalla serata di lunedì da Phillips, il trend negativo si è confermato durante la serata successiva da Christie’s quando 4 lotti del pittore vivente più pagato al mondo, sono rimasti invenduti. Delle 5 opere proposte diverse, di diversi periodi, dal 1969 al 1995, con prezzi diversi, dalle 800mila ai 6 milioni di sterline, solo una è stata venduta per un tiepido milione e mezzo contro i 3 della stima. Dipinti troppo scuri ed intellettuali, secondo la direttrice della sezione Arte Contemporanea, Betty Grovy. Colin Gladdel, esperto di mercato e giornalista del Telegraph invece crede che non si una questione colori o di contenuto, ma le opere sono state offerte a Londra, ma che non sarebbero mai arrivate a New York, lavori con una stima così bassa.
Ancora la serata successiva si è parlato di Richter, salvato da un solo compratore da Sotheby’s, che ha comprato un dipinto del 1987 A B, Brick Tower, a 14 milioni di sterline, e Portrait Schmela un ritratto quasi realistico del 1964, per 3,2 milioni.
Che siano troppo intellettuali, troppo scuri o troppo poco costosi, in due serate si è assistito al calo e alla risalita del mercato di un grande artista. È proprio vero che la vita come il mercato è un rollercoaster. (Roberta Pucci)