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Costarono 15 miliardi le infrastruttura per Atene 2004. Ma in realtà non bastarono neanche quelli. Soprattutto non diedero il via al rilancio dell’economia greca e al make up di tutto il Paese, finalmente pimpante e appetibile per un turismo moderno, come si sbracciava a dire l’allora primo ministro Costas Karamanlis.
Anzi, fu l’inizio della fine. Da quel buco la Grecia non si è mai ripresa, con gli esiti che sappiamo, e nel frattempo le mega strutture olimpioniche sono andate in malora.
Quelle che vedete non sono neanche immagini recentissime, solo le ultime che girano. Nel frattempo la realtà, probabilmente,è ancora peggiorata. Sterpi, crepe, strutture cadenti, piscine che sembrano enormi stagni maleodoranti, festose insegne dei giochi rovinosamente a terra.
È il destino di molti mega impianti costruiti per i vari Expo in giro per il mondo che, una volta finita la kermesse, nessuno visita più, semplicemente perché non c’è ragione di farlo.
Immagini da tener presente per il nostro Expo di oggi e soprattutto per quella follia che potrebbero essere le Olimpiadi a Roma. Della serie: ci bastano i Giubilei e una delle poche cose sensate che ha fatto Mario Monti è stato dire no nel 2012 alle Olimpiadi di mafia capitale.