23 luglio 2015

Non c’è niente di sublime

 

di

Realizzando la Spiral Jetty, Robert Smithson aveva ripreso dall’alto il Great Salt Lake nelle sue diverse colorazioni, soprattutto rosso vivo per via di particolari batteri che si sprigionano dalle acque. Ma qui non c’è nessun lago con i suoi microrganismi e neanche nessun artista capace di trasformarlo in opera. Con il plauso di qualche critico che l’ha celebrata come esempio di un’estetica del sublime.  
Qui c’è solo alluminio. Raccolto in questa discarica di rifiuti tossici a Barrow, in Louisiana. Costituisce una parte dei 77 milioni di tonnellate di fango rosso generato ogni anno dalla produzione industriale di alluminio nel mondo.  
Il progetto che documenta l’alterazione del nostro pianeta per mano dell’uomo, realizzato con apparecchiature satellitari, prende spunto dalla cosiddetta “visione dell’astronauta”, quando cioè l’uomo nello spazio getta uno sguardo in basso, sulla terra, e la vede nella sua interezza.  E qui, se guardasse, vedrebbe un magnifico disastro. 
Picture: DigitalGlobe/REX Shutterstock  

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