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Fino al 22.VII.2002 Il terrore e il tabù Milano, Associazione Culturale Renzo Cortina
milano bis
Opere sul tema della transessualità, una sessualità che evita di scimmittare quella comune, perché sapersi reinventare è indiscutibilmente una virtù. Come ogni tabù, parole impronunciabili che hanno bisogno di un termine fittizio per non invocare forze soprannaturali, anche la transessualità si è conquistata un un posto nell'olimpo dei timori reverenziali...
In molte società primitive, si crede che la conoscenza di un vocabolo possa conferire un potere d’azione o di richiamo sulla cosa alla quale fa riferimento e che pronunciare un certo nome sappia scatenare una reazione soprannaturale. E’ così che certe parole vengono dichiarate tabù (tapù è una parola di origine polinesiana) e la gente è così costretta a nascondere il termine vero con un termine fittizio, per evitare il peggio.
E’ così che la nostra società ha voluto “omaggiare” la transessualità dei più coloriti “sinonimi”. Indiscutibile quindi vi sia del sacro nei transessuali, santi in mutazione o mutazioni della santità, ad ogni modo fino a che la nostra società non chiamerà le cose con il proprio nome e non eviterà di distogliere lo sguardo, loro saranno decisamente più vicini alla santità di qualsiasi uomo o donna (fatti e finiti).
Luca Maresca ha fotografato questi corpi che stordiscono i sensi per, più o meno impercettibili, dissonanze con la nostra capacità di riconoscere la sessualità. I generi, piccola certezza biologica, sono stati esplosi, implosi e sminuzzati dalla transessualità, che ha inventato migliaia di nuove identità di genere, è qui che nascono il terrore e il tabù, dove non si sa quale parola usare, quale etichetta porre ad un essere umano. Le fotografie, che ritraggono dieci modelle nude e vestite, sono dittici in bianco e nero montate da Apostolo sul rovescio dei telai. Intorno ad ogni doppio ritratto, in un collage confuso, è assemblato un repertorio di minuscola chincaglieria, oggetti e colore. Queste rielaborazioni sono rimandi, citazioni e allusioni, spiazzanti quanto i genitali esposti nelle fotografie. Le opere di Apostolo e Maresca sono altarini votivi dedicati alla nostra ingenuità: perchè la transessualità non è solo il terzo sesso, è, invece, i generi, dal terzo a infinito. Non è il conformismo, in questo caso, a creare una barriera sociale, è il non saper/poter contare che fa sragionare i più.
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Il terrore e il tabù
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Via Mac Mahon, 14 (cortile interno, n. 7), Milano
Orari: da lunedì a venerdì 10-12.30 e 16.30-19.30
tel: 02/33.60.736, fax: 02/34.53.63.29, e-mail:cortinaarte@tin.it
[exibart]
Una mostra interessante, uno spazio diverso.
grazie.