fino all’8.IX.2002 Camere con vista Caraglio (cn), Filatoio

Presso il filatoio di Caraglio (cn), reso fruibile dal recente restauro della Regione Piemonte, è stata inaugurata la mostra Camere con vista.
Si tratta di un percorso tematico, capace di sorprendere l’occhio più allenato e colto. L’allestimento pensato dal curatore, Andrea Busto, muta l’abitudine a leggere le opere per appartenenze stilistiche, attraverso un percorso tematico in cui, quadri di genere, fotografie, video, ci rivelano come sia possibile far dialogare opere così lontane nel tempo, ognuna appartenente al microcosmo e all’epoca dell’artista che le ha create. La mostra è costituita da diverse sezioni: Romantica, Bagliori, Silenzi, Orizzonti, La fine del mondo sono alcuni titoli dei gruppi di opere esposte. La prima sezione Camere con vista tema ispiratore dell’intera mostra, si apre su finestre reali o create dal paesaggio architettonico, in cui la visione privata e del mondo circostante si sfiorano e si allontanano allo stesso tempo, confondendosi nei piani resi indistinti; come nella fotografia-dipinto di Vittore Fossati. Romantica conduce verso orizzonti, a volte inquieti, in cui la presenza umana è percepibile solo dall’occhio che sembra contemplare la vastità dei paesaggi, bell’esempio ne è l’isolotto immerso nella luce del Mar Mediterraneo di Mimmo Jodice.
Nella sezione Melancholia città deserte e luoghi ameni rivelano immagini provenienti da mondi che si susseguono repentinamente, seducendoci con la loro presenza segreta, come i tram che percorrono le strade intorno ai grigi e fumosi palazzi dei dipinti di Mario Sironi. In Orizzonti il filo rosso che lega le opere è l’indagine sui luoghi in cui la presenza umana e i fenomeni atmosferici diventano parte del paesaggio, resi uniformi dall’osservazione distaccata ed analitica degli autori, come nell’opera di Andreas Gursky, nel suo sguardo a grande distanza, fra ordine e apparente casualità.La fine del mondo, sezione in cui le immagini di angosce, passate e presenti, e il potere distruttivo della natura e dell’uomo, entrano in una drammatica competizione, in particolare nelle fotografie di Ryuji Miyamoto: il palazzo affondato dal terremoto di Kobee il declino di palazzi fatiscenti in Kowloon Walled City (Hong Kong). Tra le ultime sezioni, Soglie, luoghi di confine, in cui i simboli e l’indefinitezza della visione si compenetrano, come nel Double Empire di Bettina Pousttchi. A chiudere il cerchio, ancora aperto ad infinite possibilità, la sezione Un altro mondo: tutti i sogni sono possibili finchè rimangono tali, ma in questi lavori l’illusione sembra avere la meglio, il dato frammentario diventa parte di un tutto non così lontano dalla nostra esperienza quotidiana, come nel misterioso mondo sottomarino descritto nella porzione di cielo-finestra dell’opera Sky Rumble Fish di Mario Airò. La mostra sembra sfidarci ad osservare con innocenza mondi possibili, da una camera con vista ad altri mondi reali o immaginati.

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donatella galasso
visitata il 23 Giugno 2002