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La voce che si sta diffondendo tra gli appassionati è che bisogna puntare sul Design. Il perché sembra chiaro: di fronte ad un mercato dell’arte contemporanea che cresce all’impazzata, totalizzando cifre record come i 9,2 miliardi del 2014 (Rapporto TEFAF), i prezzi delle opere di design ci fanno percepire queste come grandi affari. Ma è davvero così? Chi è disposto spendere 120mila dollari per una sedia?
Il design è caro, ma di certo è meno costoso di un’opera d’arte contemporanea, questa, che non è la scoperta del secolo, è però una notizia che sta alimentando la crescita delle gallerie di design. Come la Carpenters Workshop Gallery che è stata fondata a Londra nel 2006 e ha aperto una filiale a Parigi nel 2011, ha appena aperto uno showroom agli ultimi due piani di un edificio a New York sulla Fifth Avenue. Il nuovo target di queste gallerie è proprio il collezionista d’arte contemporanea che è disposto a spendere migliaia di dollari in mobili che facciano pendant con i quadri alle loro pareti. I prezzi stanno salendo. Il mese scorso ad esempio un tavolino di Jean Royère del 1963 è salito ben oltre la già elevata stima di 95 sterline per vendere a 158 sterline (241mila dollari) da Phillips a Londra; una prossima asta di Phillips di New York vanta una coppia di Corbusier con una stima di 120mila dollari. Tutto questo entusiasmo è una novità, ma sono molti i fattori che guidano i prezzi per un oggetto di design, dipende dall’anno di produzione, se è un oggetto trendy e ce n’é una quantità limitata.
Nonostante la crescita record, il mercato rimane relativamente piccolo. Le Gaillard, proprietario di Carpenters Workshop Gallery per esempio, stima che ha tra i 200 e i 300 acquirenti regolari, un suo concorrente, Meyers dice che che sarà lui a scrivere circa 700 fatture di quest’anno. Numeri che fanno il solletico al mercato dell’arte, ma che non sono alla portata di tutti. (Roberta Pucci)