04 dicembre 2015

Una pace da migliaia di dollari

 
Il collezionista Bert Kreuk, con l'artista Danh Vo e la gallerista Isabella Bortolozzi risolvono la loro disputa legale, dopo due anni. Una storia che più che raccontare d'arte butta benzina sul fuoco delle stravaganze. Minando la fiducia nei rapporti tra addetti ai lavori

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Ci sono state sei ore di trattativa, ma i termini per cui le cose sembrano essere andate a buon fine sono rimasti ignoti. Certo, perché non è stata causa facile quella tra il collezionista olandese Bert Kreuk, l’artista Danh Vo e la gallerista berlinese Isabella Bortolozzi.
Tutto era nato a causa di una richiesta di installazione site specific all’artista per una mostra al Gemeentemuseum dell’Aia, curata dallo stesso Kreuk nel 2013. Peccato però che le aspettative furono tradite, e quello che si innescò fu una querela e tutte le sue conseguenze (se volete ripassare la storia cliccate qui www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=46556).
Vo si difese dicendo di essere stato violato nella sua arte, con la richiesta di produrre un’opera di grandi dimensioni. Ma se ci aggiungi che la commissione all’artista vietnamita valeva qualcosa come 350mila dollari (doveva realizzare un lavoro della serie degli Alfabeti) ci si aspettava qualcosa in più della scatola di cartone che Vo consegnò come progetto. 
Nonostante gli accordi puramente verbali tra le parti, il tribunale di Rotterdam lo scorso luglio intimò a Vo di consegnare il lavoro giusto e in tempi prefissati, pena una serie di multe quotidiane (che avrebbe pagato Bortolozzi). Peccato che anche in quell’occasione l’artista rispose con un nuovo Alfabeto che era in qualche modo un insulto a Kreuk, preso da L’Esorcista. 
Poi, nelle aule della corte dell’Aia, il miracolo: Kreuk ha ritirato le sue presunte rivendicazioni, Danh Vo ha riconosciuto il principio generale per cui se viene fatto un accordo questo dovrebbe essere soddisfatto e insieme hanno convenuto che ognuno ha opinioni diverse sul tema, come due bravi scolaretti. 
“Le parti agiranno come se la sentenza fosse annullata. Ciascuna delle parti sosterrà le proprie spese legali. Le parti hanno riconosciuto che, inoltre, non hanno alcuna pretesa a vicenda in relazione agli argomenti in questione”, ha rilasciato il tribunale in una nota. 
Una storia d’amore finisce, ma la vita ricomincia. Specialmente perché i 350mila dollari della commissione di Kreuk sono salvi, e il collezionista ha già venduto in asta parte della sua collezione di Vo per 740mila dollari. E tra poco – promette – si disferà anche delle restanti. Mai più insieme! (MB)

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