10 dicembre 2015

Concorrenza sleale

 

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C’erano una volta due case d’aste che combattevano lealmente sulla stessa piazza, queste erano Christie’s e Sotheby’s. L’ultima prova della scomparsa del fair play è nel passaggio di uno dei veterani di Christie’s nelle fila di Sotheby’s.
Marc Porter, dal 1990 in Christie’s lascia il posto di presidente della divisione Christie’s America e capo delle vendite private dal 2012 al 2015, per andare a ricoprire una posizione ancora non definita nella sua ex rivale, come confermato dal CEO di Sotheby’s. E tra un tweet ed una dichiarazione alla stampa, i vertici delle due case d’asta ne hanno salutato la dipartita una e l’arrivo l’altra, con toni pacati, ma diretti.
Jussi Pylkkanen Presidente di Christie’s global ha dichiarato: «Vorremmo ringraziare Marc per il suo eccezionale contributo nel corso di molti anni, come guida di diversi dipartimenti». Tad Smith, arrivato alla guida di Sotheby’s lo scorso marzo, che ha per le mani un’azienda in una situazione difficile risponde che: «Egli assumerà un ruolo che gli consentirà di portare i suoi decenni di esperienza globale nell’arte a supportare le esigenze dei nostri clienti più importanti di tutto il mondo». 
Porter stesso ha dichiarato di aver vissuto male l’ultimo periodo nella sua azienda, Christie’s aveva deciso di far gestire le vendite private ai capi dipartimento delle sezioni già esistenti e non più ad un ufficio preposto, rendendo marginale il suo peso nella compagnia. 
Così Sotheby’s festeggia l’arrivo di una figura chiave nel mondo del mercato, ma a causa di una clausola di non competizione, Mr. Porter inizierà il suo nuovo lavoro solo nel 2017. (Roberta Pucci)

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