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Quando la storia dell’arte va all’incanto, può capitare di vedere grandi quadri, belli da togliere il fiato, vendere per molto meno di quanto venderebbe un’opera d’arte contemporanea. Ed è inutile stupirsi. Quando si tratta di arte antica e di Old Masters, è ancora possibile parlare di prezzi reali, non gonfiati da bolle di mercato, da mode e dai grandi capitali dei fondi finanziari.
Questo è quello che è successo nell’ultima sessione di vendita andata in scena a Londra da Sotheby’s, in una delle aste più attese dell’anno. La star della serata è stata una seconda versione del capolavoro di John Constable, The Lock, che ha recuperato 9.1 milioni di sterline, dopo una lunghissima assenza. Infatti è stata la prima volta che il dipinto è apparso sul mercato dopo la vendita del 1855, quando fu venduto all’industriale del Worcestershire, William Orme Foster.
Questa versione del dipinto è passata di mano per una cifra vicina alla stima bassa di 8 milioni, e per un po’ meno di una versione precedente del dipinto, che è stata venduta a 20 milioni solo tre anni fa.
«Questo è semplicemente una delle opere più celebri e amate della storia dell’arte britannica e anche uno dei pochi grandi Constable ancora in mani private», ha dichiarato David Moore-Gwyn, consulente per i dipinti britannici di Sotheby’s.
Dovremo aspettare altri 160 anni per avere la possibilità di rivedere questo capolavoro? (Roberta Pucci)