20 gennaio 2016

Premio Cramum: annunciati i nomi dei dieci finalisti della quarta edizione del contest. In attesa di scoprire il vincitore, il prossimo maggio

 

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Sono stati svelati i dieci finalisti della quarta edizione del Premio Cramum, organizzato dall’omonima associazione che si dedica alla promozione dell’arte contemporanea in tutte le sue forme in collaborazione con la Fondazione Giorgio Pardi. L’annuncio è stato dato al Museo del Novecento di Milano, a margine della proiezione dell’anteprima assoluta del cortometraggio A chi parla l’arte contemporanea? di Sabino Maria Frassà e Andi Kacziba. 
Al centro del corto l’indagine degli autori incentrata sulla capacità dell’arte contemporanea di creare empatia, sollevando interessanti interrogativi su quali dovrebbero essere i destinatari finali dell’arte e sull’efficacia di quest’ultima nel comunicare qualcosa a chi ne fruisce. 
Il video è stato girato a Palazzo Isibardi  con curatori, artisti, giornalisti e esperti del settore, 30 personalità che hanno detto la loro sui punti di forza e le debolezze da cui partire per una seria riflessione sullo stato dell’arte contemporanea. 
Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino e Kwanghoo Han, sono invece i dieci i nomi dei dieci finalisti, che esporranno proprio a Palazzo Isibardi a partire dal 10 maggio (quando verrà decretato il vincitore finale) insieme ad alcuni pezzi grossi dell’arte contemporanea del calibro di Szilárd Cseke e Emilio Isgrò. 
I finalisti contribuiranno ad alimentare il dibattito intorno ai temi di quest’anno: il rapporto artista-pubblico, la fuga di talenti verso l’estero, la rapidità della comunicazione e i suoi effetti sulla fruizione dell’arte. L’aspetto più interessante del Premio Cramum è invece strettamente connesso con la missione della Fondazione Giorgio Pardi, e cioè quella di far crescere artisticamente questi giovani nuovi talenti attraverso una sapiente gestione degli impegni professionali previsti per i vincitori. Questi ultimi, dopo aver esposto in Italia e all’estero, concluderanno il “tour” con una mostra site-specific al Museo Francesco Messina di Milano, nella speranza che in futuro non siano costretti a emigrare per un po’ di visibilità. 
Nella foto l’opera di Francesca Piovesan, Volto, 2015, nastro adesivo, nitrato, d’argento, lastre in vetro. Opera vincitrice Premio Cramum 2015

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