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Per rispondere alla madre di tutte le domande: “che cos’è la realtà?”, non si interrogano più filosofi o scienziati, né tantomeno interroghiamo noi stessi, forse cercheremmo la risposta su Wikipedia. A rispondere, invece, e a modo loro (s’intende), sono sei artisti che usano (toh, che novità!) il digitale.
Ecco quindi Ed Atkins, Antoine Catala, Ian Cheng, Josh Kline, Helen Marten e Agnieszka Polska (sua la bocca in homepage), tutti nella mostra “Suspended animation” all’Hirshhorn Museum di Washington, che mettono lo spettatore di fronte le realtà immersive create da loro. Dove la digitalizzazione dell’identità, il mondo iper reale e virtuale insieme, l’impossibilità, o la possibilità alterata, dell’esperienza fisica sono dominanti e definiscono la nostra realtà.
Vero o no che sia, le immagini sono seducenti. E almeno questo è un dato reale