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Siete capitati in una specie grotta bianca, con gallerie che si susseguono una dietro l’altra. Una più vuota dell’altra. Non si vede una via d’uscita e tutto quel bianco sospende solo l’incubo, non lo cancella. Eppure siete in un museo. Esattamente nello SCAD Museum di Savannah In Georgia (Usa).
Chi vi ha tirato questo brutto scherzo – ma magari no, è un’avventura coi fiocchi, esplorare, perdersi, cambiare prospettiva – si chiama Daniel Arsham, artista newyorkese, cresciuto a Miami, con una particolare attrazione per l’architettura. Anzi, per il rapporto che corre tra l’essere umano e l’architettura. E una voglia matta di farvelo provare. Così vi mette alla prova. Per l’occasione ha scavato una galleria di quasi 100 metri. E Il nome che ha dato alla sua installazione mantiene le promesse sovvertitrici: The future was then.
Credits Daniel Arsham