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In questi giorni di acceso dibattito sulla Street Art, arrivata ieri addirittura agli onori dei gr e tg nazionali, buttiamo l’occhio da un’altra parte del mondo dove abbonda e non pare creare problemi, nonostante la città sia piuttosto incandescente.
A Gerusalemme, Solomon Souza, nato inglese ma trasferitosi in Israele, di professione pittore, anzi street artist, sta trasformando il mercato Mahane Yehuda, uno dei più frequentati della città, in una variopinta galleria d’arte a cielo aperto. Il bello è che le sue opere, non solo fanno da fondale alle normali attività di un mercato e alle chiacchiere da bar annesse, ma incorniciano la multietnica e multireligiosa popolazione della capitale israeliana. Con gli ebrei ortodossi e i loro cappelli, i mussulmani in preghiera, i laici a cui tutto sembra miracolosamente (altro che ai fedeli!) scorrere addosso.