21 marzo 2016

Obama Re de L’Avana?

 
Un Presidente a stelle e strisce non atterrava sull'isola dal 1959. Che ne sarà di Cuba, chiuso l'embargo? E che ne sarà se, ipoteticamente, sarà Donald Trump a vincere le Presidenziali USA? In queste ore, in ogni modo, si costruisce un nuovo pezzo di storia globale

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Ufficialmente oggi finisce il gelo: sono passati 55 anni da quando un Presidente americano ha messo piede a Cuba per l’ultima volta e, quasi come da copione, poteva essere solo Obama, il Presidente di colore, a mettere fine all’incantesimo. 
L’uomo a stelle e strisce si presenta con la moglie Michelle, le due figlie Malia e Sasha e anche dalla suocera: dopo mesi di discussione con i repubblicani nel Congresso americano, contrari all’apertura, ecco che si va sul campo a testare di persona la grande domanda: che cosa pensano i cubani di Obama?
Non un viaggio politico, o per lo meno non in toto: parecchi dei momenti, in questi tre giorni, saranno dedicati alla folla: et voilà, i primi 50 dissidenti sono stati arrestati. E non dissidenti a caso, ma le Damas de Blanco, che come ogni domenica si sono trovate davanti alla Chiesa di Santa Rita e hanno urlato alla violazione dei diritti che opera il governo di Castro: sono state caricate dalla polizia, insieme a contestatori che inneggiavano al Presidente cubano. Meglio non creare casi diplomatici? Mica tanto, visto che l’argomento “diritti” sarà a dir poco obbligatorio, specialmente ora, tra i due leader.
«Questa è un’opportunità storica per impegnarsi con il popolo cubano», ha detto il presidente, che domani parlerà al Gran Teatro de La Habana e il discorso sarà trasmesso in diretta TV. Aspettando di sapere quali saranno i settori per sviluppare affari tra i due Paesi, a 54 anni dall’embargo. Anche dei diritti. (MB)

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