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“Dio e Adamo si toccano con le mani, ma dov’è Eva?”. Da questa semplice constatazione Ilise Greenstain, artista femminista molto attiva negli anni Settanta, maturò l’idea di fare una Sister Chapel, una Cappella dedicata solo ad artiste donne e fatta da artiste donne. Alcune famose come Artemisia Gentileschi e Frida Khalo, altre meno note. In tutto 13 e, bisogna dire, non sempre dei capolavori.
Ma il senso della Sister Chapel non sta molto nella qualità, bensì nel gesto. Purtroppo l’opera, dopo una prima presentazione al PS1 nel 1978, ha avuto alterne vicende. È stata dimenticata, smembrata e poi ricomposta. Ora, esattamente da ieri, è di nuovo in mostra presso la Rowan University Art Gallery nel New Jersey che l’ha acquisita grazie soprattutto a un convinto docente, Andrew Hotte, che ha dedicato alla Cappella anche un libro, The art of Sister Chapel. L’esposizione dà modo di riattraversare l’arte, la storia e la passione di quegli anni.