01 aprile 2016

La primavera di Christie’s Milano

 

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I nomi, quelli importanti, ci sono tutti, pronti per essere messi in vendita da Christie’s che arriva a Milano subito prima del week end di Miart. Il 5 e 6 aprile a Palazzo Clerici nell’appuntamento annuale della casa d’aste nella città della Madonnina, arrivano circa 87 lotti. Dopo il successo dell’asta dello scorso anno, con il 100 per cento delle opere vendute ed il record di 20 milioni di euro, Christie’s prova di bissare presentando opere di artisti del Dopoguerra e grandi nomi di artisti ormai diventati classici come i grandi del Futurismo. A guidare l’asta saranno due opere esempio perfetto della vocazione rivoluzionaria del movimento futurista come Tango Argentino di Gino Severini, eseguito nel 1913, stimato tra i 400mila e i 700mila euro e Complesso colorato di frastuono + velocitá di Giacomo Balla del 1914, presentato con una valutazione alta di 600mila euro.
Il fermento in sala sarà assicurato dai grandi del dopoguerra. Apre le fila Enrico Castellani con Senza titolo, (Superficie bianca) del 1960, stimato 350mila euro, seguono due opere di Paolo Scheggi, Zone riflesse e Intersuperficie curva, valutate rispettivamente 350 e 500mila euro. Tra un Achrome di Manzoni e un Lucio Fontana da 900mila euro si arriva al momento di celebrazione del lavoro di Burri, infinito e molto cavalcato dalle case d’asta. Una Combustione del 1964 arriva per la prima volta all’asta, dopo essere sempre rimasta in mani private, con una stima alta di 600mila euro, ma dato il buon momento dell’artista potrebbe superare ampiamente le cifre previste. 
Tra gli altri highlights una grande Mappa di Alighiero Boetti valutata circa un milione e 200mila euro, oltre a Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini e i nomi del Pop italiano come Mimmo Rotella e Tano Festa
Christie’s punta tutto su Milano, in un momento ottimo per la città che si conferma centro europeo del contemporaneo. (Roberta Pucci)

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