05 aprile 2016

Mi leggi?

 

di

Anni fa è nato il book crossing. Lasci un libro da qualche parte, in autobus, metro, a un bar, qualcuno lo prenderà e entrerà nella tua storia, grato o meno di questo inaspettato omaggio. 
Shaheryar Malik, più noto come Sherry, direttore artistico di un’agenzia di comunicazione di base prima a Londra e poi a New York, rilancia alla grande: una torre di libri, praticamente un’installazione, in luoghi topici della Grande Mela. Dal ponte di Brooklyn alla metropolitana, da Central Park alla High Line, da Washington Bridge a un playground di Harlem. Fino dentro un ascensore e nel portone di una casa. In un anno ha svuotato la sua libreria, piazzando la torre di libri in otto posti di New York, accompagnato sempre da un fotografo, Dan Yim, per immortalare il piccolo grattacielo, lasciando un post: “prendi un libro, uno qualsiasi. Leggilo e quando l’hai finito, scrivi un’email all’artista”.
Un modo per fare ordine a casa? No, Sherry rilancia anche sul senso dell’operazione: «Volevo lasciare questo segno nel mondo, e vedere cosa ci avrebbe fatto il mondo».

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