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I suoi dot (pois, pallini, cerchi) li abbiamo visti in tutti i modi. Soprattutto li vediamo da tanti anni, data la veneranda età di Yayoi Kusama, che si accinge a compiere 87 primavere. Eppure i suoi dot, che siano quelli vintage, quando li dipingeva sui corpi nudi durante le sue performance negli irresistibili Sixties, o quelli più smagati e rossissimi, fatti per i negozi Vuitton, o quelli in versione psichedelica presentati per esempio da Gagosian a New York qualche anno fa, non smettono mai di stupire.
L’ineffabile Kusama, ritenuta una delle artiste più affermate del mondo, dopo anni di fame in gioventù e nonostante che la sua residenza sia tuttora in una clinica psichiatrica, con i suoi dot ha ancora qualcosa da dire. Come dimostra questa installazione, Narcissus Garden, anche questa vintage (fu presentata la prima volta nel 1966 alla Biennale di Venezia) e realizzata ora per la Glass House di New Canaan nel Conneticut. Luminosa e semplicemente ammaliante.