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27
maggio 2016
La mossa di integrare il ministero culturale brasiliano in quello dell’istruzione, a seguito del recente impeachment del Paese, con la sospensione del presidente Dilma Rousseff è stata sventata.
Il Presidente ad interim Michel Temer ripristinerà il Ministero della Cultura, che doveva essere fuso con l’intento di risparmiare denaro, dopo che negli scorsi giorni vi è stata una lotta comune e serrata di tutte le menti culturali del Paese dell’America Latina.
L’annuncio era stato fatto lo scorso 12 maggio, e il 30 si tornerà al normale ministero: stavolta l’azione di artisti, registi, musicisti e membri di organizzazioni culturali che hanno occupato gli edifici pubblici in 11 città del Brasile, è servita, con Caetano Veloso e Erasmo Carlos che hanno tenuto un concerto proprio all’interno del Ministero dell’Istruzione occupato a Rio de Janeiro, in segno di protesta e di sostegno all’attivismo.
La mossa di tagliare la cultura (pensa un po’) è stata fatta come parte del programma di riduzione del numero dei ministeri da 23 a 10. Vedremo cosa combinerà il neo-assunto Calero, in carica da lunedì. Senza dubbio è che qualcosa, dal basso, stavolta si è fatto sentire! (MB)