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Come tutte le classifiche, i record e le graduatorie, anche questa, stilata dal sito Business Insider che s’incarica di dirci quali sono i 100 edifici più cool del mondo, è a dir poco arbitraria. A dir poco, perché a dirla tutta è parecchio strampalata. Intanto mette insieme costruzioni antiche come la Grande Moschea di Djenné in Mali con l’Emporia Mall di Malmo in Svezia e poi, visto che prende in considerazione gli edifici storici, non si capisce perché citi due volte Firenze, con il Ponte Vecchio e Santa Maria Novella e una sola volta Roma, non per il Colosseo o San Pietro, ma per il Palazzo della Civiltà Italiana dell’Eur, e anche Venezia resta fuori.
In compenso l’Italia si difende bene con tre menzioni per Renzo Piano (sede del New York Times di New York, il Centre Pompidou a Parigi e la Stavros Niarchos Foundation Cultural Centre ad Atene) e una per Stefano Boeri con il suo milanese Bosco Verticale. Tra altri architetti che se la passano discretamente ecco tre volte Zaha Hadid (Heydar Halyev a Baku in Azerbaijan, il Riverside Museum a Glasgow, l’Innovation Tower di Hong Kong). E naturalmente Frank Gehry (tante volte), con la Fondazione Vuitton che batte il Guggenheim di Bilbao. Poi un po’ di cantine al posto delle chiese, stazioni ferroviarie, aeroporti, musei e Opera House, tra cui compare quella magnifica di Oslo ma non quella non da meno di Sidney. La classifica guarda poi un po’ all’India e molto alla Cina, premiando quasi solo edifici nuovi.
Ma quello he sconcerta è il primo posto, guadagnato dalla chiesa di Hallgrímur di Reykjavík che vi proponiamo i homepage. Che ha di speciale? Niente, se non l’altezza: con i suoi 74,5 metri è la quarta struttura più alta d’Islanda, ci informa il sito. Caspita! Aggiungendo che è stata progettata dall’architetto Guðjón Samúelsson, e che è considerata il capolavoro dello “stile basaltico islandese”. Però, che notiziona!