25 settembre 2002

8. Mostra Internazionale di Architettura I Leoni d’Oro Venezia, Biennale

 
I Leoni d’Oro (Toyo Ito, Alvaro Siza, l’Olanda) ed i Premi Speciali della Giuria rappresentano un modo di intendere l’architettura come un’arte-scienza che attinge idee e risorse dal patrimonio culturale e ambientale del passato e le proietta nel futuro…

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I premi assegnati dalla Giuria Internazionale dell’VIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, presieduta da Terence Riley e composta da Marie-Laure Jousset, Richard Koshalek, Rowan Moore e Michele De Lucchi, rappresentano la consacrazione di un modo di intendere l’architettura come un’arte-scienza che attinge idee e risorse dal patrimonio culturale, ambientale e architettonico del passato e le proietta nel futuro, che considera l’architetto figura eminentemente etica e politica, che vede nello spazio creato, concretizzazione estetica di funzioni strutturalmente organizzate, l’oggetto della creazione dell’architetto, che comprende l’importanza di un potere politico univocamente determinato e attivamente impegnato nella gestione e sviluppo dell’ambiente urbano e che, infine, riconosce l’importanza del singolo mecenate, ancora in grado di permettere a nuovi artisti di sperimentare idee e temi.
Il Leone d’Oro alla Carriera è stato conferito a Toyo Ito. Sul palco della premiazione, il sessantunenne architetto giapponese nascondeva, da buon orientale, l’emozione dietro un timido sorriso. AutoreBiennale Architettura - Toyo Ito della Tower of Winds, che si ergeva nello spettacolare caos di Yokohama con il suo profilo di neon e acciaio, rievocando il mondo descritto da Ridley Scott in Blade Runner, nonché autore di importanti edifici pubblici quali lo Yatsushiro Museum, la Nagaoka Lyric Hall, la T House e la Sendai Mediatheque, Ito ha da sempre rifiutato la retorica, creando un’architettura duttile e limpida, puntellata da un elegante design, miscelando i materiali, quali cemento e acciaio, con un uso inventivo di nuove tecnologie. Alla Biennale sono esposti i progetti olandesi, le residenze a Groningen e il complesso di uffici ad Amsterdam, il parco per il relax a Torrevieja, un progetto nella sezione “La città delle Torri” ed, infine, il museo d’arte contemporanea nel Centro Culturale JVC di Guadalajara in Messico.
Il Leone d’Oro per il Miglior Progetto è stato assegnato alla Ibere Camargo Foundation di Porto Alegre, progettata da Alvaro Siza Vieira: in mostra nella sezione Musei, “istituzioni pubbliche manifestazione fisica di portata globale dell’amore per la cultura … nonché fattori determinanti nel quadro della competizione tra metropoli”, l’edificio, futura sede di esposizioni permanenti e temporanee, si colloca su una lunga piattaforma addossata ad una collina: il volume principale è composto dalla sovrapposizione di quattro piani di forme irregolari; è definito da pareti dritte, quasi ortogonali, a sud e a ovest, e da pareti ondulate a nord e a est; l’atrio, che occupa tutta l’altezza dell’edificio, è illuminato da un lucernario sul tetto a terrazza e da aperture, munite di pannelli mobili, sulle pareti ondulate; le sale espositive, una serie uniforme di sale funzionalmente flessibili in sintonia con le attuali tendenze museali, hanno dimensioni diverse su ognuno dei tre piani superiori; la libreria, il guardaroba e la reception si trovano al piano terra; il collegamento verticale, due scale mobili e due rampe di scale, si trova alla fine di ogni serie di sale espositive. Un sistema di rampe, con il volume in parte esterno, forma delle gallerie che circondano l’area principale dell’edificio. A parere della scrivente, la qualità architettonica del progetto, un rigoroso montaggio di spazi-funzione con qualche spunto fantasioso, non sembra tale da meritare a pieno titolo il premio ricevuto.
Il Leone d’Oro per il Miglior Padiglione Straniero, invece, è stato assegnato al Padiglione Olandese, progettato da Gerrit Rietveld: nello spazio elegante del noto architetto olandese, l’esposizione, intitolata “Fresh Facts”, propone i progetti dei cinque finalisti del NAi Prize 2002; il premio biennale istituito dal Netherlands Architecture Institute, vuole esemplificare “lo spirito di innovazione e sperimentazione che sottende all’opera dei giovani architetti olandesi”; i cinque progetti candidati, selezionati da una giuria internazionale tra i circa 150 presentati al concorso, verranno inseriti negli archivi dell’architettura olandese del NAi; i progettisti, Korteknie Stuhlmacher Architects, MVRDV, NLArchitects, René van Zuuk e VMX Architects sono stati selezionati “non solo per la qualità estremamente elevata delle opere, ma anche per la direzione verso cui erano indirizzate”; a Hertzberger, architetto rappresentativo della generazione intermedia tra la tradizione del modernismo e i giovani architetti contemporanei, è stato chiesto di disegnare gli espositori. Vero è che, sebbene l’architettura olandese ha fatto molto per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove idee, il premio sembra essere stato dato più per ciò che simboleggia la coesistenza in uno stesso spazio di tre generazioni di architetti che per la concreta originalità ed espressività dell’allestimento.
Un Premio Speciale ad un Patrocinatore Individuale di lavori architettonici è stato assegnato a Zhang Xin; la giovane ed elegante signora cinese ha finanziato la costruzione del cosiddetto “Comune della Grande Muraglia”, situato in una valle di otto chilometri quadrati nella provincia di Pechino, nelle vicinanze della Grande Muraglia, con l’intento di contribuire allo sviluppo di una nuova identità dell’architettura contemporanea cinese, in un paese che dopo cinquant’anni di comunismo si trova in una fase creativa e di trasformazione sociale, economica ed artistica. Ai progettisti è stato richiesto solo che il progetto di ogni casa fosse il più possibile fantasioso e possedesse un alto livello di flessibilità. Il risultato è una sorta di museo di case private contemporanee, “che influenzerà un’intera generazione di architetti, imprenditori edili e utenti e contribuirà alla storia dell’architettura in un paese rinato e quindi giovane”.
NEXT, Biennale Architettura, sezione abitazioneUn Premio Speciale per il Patrocinio Governativo è stato assegnato alla città di Barcellona “per la sua leadership nel creare un ambiente dove l’eccellenza nell’architettura pubblica e privata gioca un ruolo decisivo nella vita fisica e culturale della città”. Innestandosi su una seria tradizione architettonica ed urbanistica, il Piano Olimpico del 1986, che ha interessato quattro aree strategiche della città, ha previsto in alcuni casi l’ampliamento di impianti già esistenti ed in altri la reinvenzione integrale dello spazio pubblico, nonchè la ridestinazione funzionale di aree ormai isolate o completamente scollegate dal sistema urbano; ciò ha innescato un processo di risanamento globale della città, con l’elaborazione di una serie di importanti progetti sia pubblici sia privati, sostenuti da una autorità comunale competente e determinata.
Una Menzione Speciale, infine, per “Next Mexico City: The Lakes Project”. L’antica azteca Tenoctitlan, così come apparve a Cortez agli inizi del XVI secolo e così come è rappresentata dai murales di Diego Rivera nel Palazzo del Governo di Città del Messico, era una città costruita su un sistema di laghi che, a seguito di una sregolata espansione urbana sono stati quasi totalmente prosciugati: la città ha fagocitato boschi, burroni, laghi e fiumi, creando seri squilibri all’ecosistema (la città conta attualmente circa 18,5 milioni di abitanti, molti dei quali concentrati nelle favelas; molti degli edifici, costruiti su terreno friabile, sono pericolanti; ha spazi verdi limitati, scarsità di infrastrutture e uno dei più alti tassi di inquinamento al mondo). Il progetto presentato propone un piano di recupero del lago Texcoco, l’ultimo rimasto dell’antico sistema di laghi ed attualmente ridotto ad un paesaggio sterile di discariche all’aria aperta, insediamenti abusivi e pianure allagate; prevede la costruzione di un sistema di laghi, funzionali al riassetto idrogeologico ed ambientale della zona, con la creazione di aree necessarie per una crescita urbana ordinata, servizi, parchi e infrastrutture, compreso un nuovo aeroporto internazionale. Realmente evocativo!

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emma cavallucci
fotografie di Alessandra Dosselli

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