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Aprirà nel 2017 il primo avamposto a stelle e strisce dell’arte italiana moderna e contemporanea. Si chiamerà “Magazzino of Italian Art”, e sarà situato nello stato di New York – precisamente nella località Cold Spring – sulle rive dell’Hudson, sulla stessa tratta ferroviaria che porta a Beacon, sede della celeberrima Dia Art Foundation.
A ideare il tutto, sotto la direzione di Vittorio Calabrese, sono stati i due mecenati Nancy Olnick e Giorgio Spanu, che possiedono una delle più ampie collezioni di arte italiana del dopoguerra presenti al momento negli Stati Uniti, creata a partire dagli anni ’90 e che include opere di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, tra gli altri, per un totale di 400 pezzi, senza contare il mezzo migliaio di vetri di murano che coprono un arco di tempo che va dal 1910 al 2010.
«Come residenti nella comunità della Hudson Valley da più di 25 anni, non solo sapevamo di voler condividere con gli altri le nostre amate opere e il nostro apprezzamento per l’arte, ma anche di volerlo fare qui, e cogliere questa opportunità di contribuire alla vivacità culturale di questa comunità. Il tutto ad ingresso libero», spiega Nancy Olnick.
Ma non è finita, perché la coppia di collezionisti non solo ha raccolto, ma dal 2003 ha anche attivato un programma di residenza per artisti italiani, invitati a creare installazioni site-specific nella loro residenza a Garrison.
«Il nostro obiettivo è che Magazzino diventi un luogo dove il pubblico possa confrontarsi con opere importanti di arte italiana del dopoguerra e contemporanea, ma anche un luogo dove ricercatori e studenti possano sfruttare la ricchezza della sua biblioteca, il suo archivio e la sua collezione. A complemento di tutto ciò, ci proponiamo di offrire un vasto programma di conferenze, proiezioni, ed eventi», ha invece rimarcato Calabrese.
Magazzino nascerà su una struttura già esistente, su una superficie di quasi 2mila, progettata dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo che include anche la costruzione di un nuovo edificio. E ora non resta che aspettare una data ufficiale.