Prima la la notizia, poi confermata dall’azienda statunitense, della violazioni di 500 milioni di account, rubati nel corso del 2014. Oggi il resto: Yahoo! avrebbe scansionato e consegnato all’Fbi centinaia di milioni di mail degli utenti, rispondendo alle richieste degli 007 su decisione dell’amministratrice delegata Marissa Mayer.
A rivelarlo è stata l’agenzia Reuters che cita fonti vicine al dossier, e a rilanciare la notizia che sta facendo il giro del mondo è stato anche Edward Snowden, la “talpa” del Datagate che, certamente, non passerà inosservato nella sua arringa “Chiudete gli account!”.
E così Yahoo!, che dal canto suo ha ammesso di aver fatto tutto nel rispetto delle leggi, prende una nuova stangata per una situazione decisamente non facile.
La richiesta di scansionare i messaggi ricevuti dai vari account sarebbe pervenuta all’ufficio legale della società sotto forma di messaggio riservato. Dai primi indizi emersi su queste procedure, sembra che nel mirino degli 007 ci potessero essere in particolare dei cittadini non statunitensi messi sotto osservazione. Si tratterebbe, secondo le testimonianze di alcuni esperti raccolte dalla Reuters, del primo caso scoperto di un’azienda del web statunitense che accetta di rispondere a simili domande avanzate da parte di un’agenzia di spionaggio. E si torna indietro di trent’anni, ammesso che in questo campo le questioni fondamentali – oltre la tecnologia – siano mai poi davvero cambiate.
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