Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Come stanza da letto non dice granché, sembrerebbe un 4 stelle o un airb&b comodo e di stampo borghese. E invece è la stanza da letto di Edward Hopper, ricreata, spulciando tra suoi scritti e appunti, dall’interior designer Ernest de la Torre e dall’architetto Walter Cain nel museo dedicato all’artista, lo Edward Hopper House Art Center, ricavato dalla casa dove l’artista ha vissuto fino all’età di 28 anni.
La sua cameretta prima, insomma, e poi la stanza che il giovane uomo abbandonò. Non è che si possa prenotare come è stato all’Art Institute di Chicago in occasione della mostra su Van Gogh. Qui conta la fortuna, perché tra i visitatori due vengono estratti a sorte e gli viene offerto di passare la notte nella Hopper’s bedroom.
Oddio, con le atmosfere un po’ glaciali e molto angoscianti delle camere da letto che ricorrono nei suoi quadri, non c’è da stare molto allegri. Forse addirittura svegli.