03 ottobre 2002

fino al 5.X.2002 Mario Vespasiani – The perfumed garden San Benedetto del Tronto (ap), show-room Eusebi

 
Un giardino artificiale fatto di tele e colori allestito in uno show-room rappresenta il nuovo ciclo pittorico di Mario Vespasiani in cui una natura artificiale si insinua in uno spazio tipicamente umano…

di

Quella di Mario Vespasiani in The perfumed garden è una ricerca sulla e nella percezione, è una nuova visione, che mantiene comunque il suo amore per i dettagli, e tutte le caratteristiche salienti dei suoi precedenti cicli pittorici. Il suo è un’insinuarsi all’interno della vita intima e sensuale del fiore, unico e celebrato oggetto/soggetto in questa mostra. AbileMario Vespasiani nella stesura cromatica e nella resa coloristica, nel gioco di luce/ombra delle visioni notturne, Vespasiani ci propone gli aspetti più propriamente carnosi e polposi delle corolle, dei boccioli. Il suo sguardo rimanda a realtà commestibili e assaporabili. Le sue inquadrature ravvicinate appaiono come ispezioni approfondite, sono una sorta di violazione visiva che eccita i sensi e li coinvolge in un gioco sinestetico.
Un coinvolgimento sensoriale di straordinario effetto che l’artista mette in moto creando un vero e proprio giardino artificiale attraverso immagini, profumi e suoni. Il tutto in una proposta di opere dal formato quadrato ma di dimensioni differenziate, che si giustificano in un progetto espositivo, che vede installazioni composte da più opere disposte consecutivamente, in modo da formare composizioni a loro volta d’ispirazione geometrica.
Altrettanto particolare lo spazio scelto per la mostra: si tratta di uno show-room, nel quale raffinati ed etnici oggetti assieme a particolari mobili d’arredamento fanno da cornice al mondo ri-creato dall’artista. Infatti, come descritto nel testo del catalogo dalla curatrice Marta Massaioli: […]la ricerca artistica di Mario Vespasiani con quest’ultima mostra sposta l’attenzione dalla pittura come codice d’espressione tradizionale verso la sperimentazione di una pittura intesa come no-code, cioè come contaminazione tra modalità percettive diverse. Un’immagine evidenziata nel contesto chiuso di un museo o di una istituzionale galleria d’arte è un’immagine percepita nella sua purezza, quella stessa immagine presentata in uno spazio dedicato al design contemporaneo riapre la questione sollevata da Andy Wharol sulla contaminazione tra contesto, immagine e rappresentazione, e sulla necessità di tenere sempre aperto il limite di comunicazione tra questi mondi diversi.
Mario VespasianiPiù che una poetica specificamente tematica, in cui l’artista tratta e propone un determinato soggetto o situazione, il suo fare artistico ruota attorno al concetto di punto di vista, di vera e propria esplorazione cinematografica o fotografica in cui il soggetto (l’autore) percorre un giardino notturno alla ricerca di risposte e situazioni visive, olfattive e tattili che sorprendono lo spettatore -e a mio parere i fiori stessi- attraverso uno spaesamento sensoriale. La mano attiva di Vespasiani, mentre si addentra nel suo giardino, sposta i rami, le foglie, disturba per alcuni istanti la vita vegetativa che vi è al suo interno, e suggerisce un modo di intendere i fiori, non più esclusivamente come ornamenti e oggetti di abbellimento, ma soprattutto come vere e proprie entità da esplorare e studiare nei loro molteplici aspetti.

articoli correlati
Mario Vespasiani espone a Stanze Aperte, Altidona.
forum correlati
Forum Libero

katia d’angelo
mostra visitata il 20.IX.2002


Dal 19.IX al 05.X; “The perfumed garden”, Eusebi arredamenti, San Benedetto del Tronto (Ap), via Pasubio, 38; Orario: 10.00/13.00 16.00/20.00; Chiuso domenica e lunedì mattina; Ingresso libero; Info 0735.753322.

[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui