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09
novembre 2016
Nel ventennio 1995-2015, la produttività del lavoro in Italia è aumentata ad un tasso medio annuo dello 0,3 per cento, sintesi di una crescita media dello 0,5 per cento del valore aggiunto e dello 0,2 per cento delle ore lavorate. In poche parole? Secondo l’Istat valiamo ben poco, appunto, sopra lo zero. Un po’ come se, insomma, la nostra produzione non avesse prodotto nulla. Chissà che, anche se nessuno lo dice, non sia utile ripensare anche a qualche altra produzione, magari culturale. Ne parlano pochi ormai, ma ora più che mai – anche all’indomani dei disastri – sarebbe sempre più doveroso pensare alle condizioni ideali per poter mettere a frutto la “produzione” che ci hanno lasciato i nostri avi, i nostri “conquistatori”, i nostri regnanti.
Speriamo lo imparino un po’ di più i giovani, che da oggi (quelli nati nel 1998) potranno ottenere i 500 euro del bonus cultura; tutti, anche gli stranieri in possesso del permesso di soggiorno e residenti in Italia. Un’operazione che coinvolgerà qualcosa come 574mila ragazzi, per un totale di 290 milioni. Sul piatto libri, biglietti per andare a teatro e al cinema, a visitare musei e mostre, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali e assistere a “spettacoli dal vivo”. Non sarà tanto, ma è pur sempre un bell’inizio. Sperando che nei prossimi vent’anni i futuri maturi (oggi maturandi) possano anche contribuire alla nuova produttività, più intelligente. (MB)