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Da Bianca Jagger a Antonio Bassolino, dal regista/artista Julian Schnabel ad Aldo Busi, dal pittore tedesco Anselm Kiefer all’attrice Isabella Ferrari. E poi l’architetto Ettore Sotsass, l’ex modella Olatz, Pappi Corsicato (il regista che qualche serà fa aveva invitato tutta l’allegra brigata nella sua casa di Posillipo), Michele e Marina di Grecia, i galleristi Scognamiglio, Rumma, Guadagnino, Trisorio, Artiaco, Gagosian e Bishofberger, e ancora la splendida Lauren Hutton, i nobili Carlo e Camilla di Borbone e Alessandra Borghese, lo stilista Calvin Klein con un seguido di venti invitati tutti a condotti a Napoli a bordo di un bialbero ormeggiato di fronte alla Marina Piccola di Capri. E tanti tanti altri (bufale comprese, visto che qualcuno giurava di aver visto in qualche Monica Bellucci o Jessica Lange).
E’ stato il gossip glamour di ampio respiro internazionale a farla da padrone durante il vernissage della mostra di Francesco Clemente (inedita la sua foltissima barba![Francesco Clemente]()
argentata) al Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Dei (soli) quattordici quadri allestiti in spazi appositamente ristrutturati del museo diremo in una imminente recensione. (massimiliano tonelli)
[exibart]
clemente e i curatori della mostra hanno rifilato alla città di napoli un “pacco” che non ha nulla da invidiare a quelli che vengono perpetrati quotidianamente a sciocchi e creduloni nella zona della ferrovia.
Spendere i soldi pubblici che hanno speso per una mostra che non riesce a destare la minima emozione e che farà parlare di se solo per la barba inedita dell’artista o del c’era questo e non quello è una vera e propria truffa.