09 ottobre 2002

Cooperazioni internazionali, Urbani in Cina. Continua la collaborazione per i restauri italiani nella Citta Proibita

 

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Prosegue con successo la missione nella Repubblica Popolare Cinese del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, che ha incontrato ieri a Pechino il Vice Primo Ministro Li Lanqing. Al centro dei colloqui la richiesta di assistenza all’Italia da parte cinese per il restauro della Città Proibita. L’antica dimora imperiale da 400 anni non conosce un vero e proprio intervento conservativo, e il governo cinese auspica che la tecnologia e l’esperienza italiana possa contribuire a questa grandiosa quanto difficile opera. L’Italia difatti ha già collaborato tramite alcuni tecnici dell’Istituto Centrale del Restauro agli scavi di Xian e al relativo recupero dei Guerrieri di Terracotta, opera che ha riscontrato grande apprezzamento presso le autorità governative cinesi.

Sempre ieri il Ministro Urbani ha incontrato inoltre il proprio omologo Sun Jiazheng e il Vice Ministro per la Radio, il Cinema e la Televisione, la signora Zhao Shi . Tema del colloquio il progetto di una collaborazione italo-cinese nella produzione di un film televisivo in due puntate dedicato alla figura di Matteo Ricci, padre missionario gesuita che nel XVII secolo si recò nel Celeste Impero per portarvi il Vangelo. Il film dovrebbe essere realizzato da Rai Cinema con il produttore Mario Cotone, che ha già lavorato in Cina con Bernardo Bertolucci per il film L’ultimo imperatore.

Inoltre sono stati definiti alcuni dettagli inerenti l’inaugurazione prevista per il prossimo luglio della mostra Roma imperiale – Xian: i due imperatori, che verrà ospitata presso il Museo della Storia di Piazza Tien Ammen.

Tutte queste iniziative – ha dichiarato il Ministro Urbani – sono finalizzate a promuovere ulteriormente il nostro Paese nella Repubblica Popolare Cinese, dove negli ultimi anni è cresciuta progressivamente l’interesse e la simpatia nei nostri confronti. Lo dimostra l’affluenza di studenti ai corsi di italiano del nostro Istituto di Cultura a Pechino. Considerato il tumultuoso sviluppo dell’economia cinese – ha concluso il Ministro – è importante pensare a questo straordinario Paese, anche in vista di possibili visitatori delle nostre bellezze artistiche, prossimi fruitori del patrimonio culturale italiano “.

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