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La Fondation Vuitton a Parigi è un piccolo Guggenheim rovesciato, nel senso che il museo disegnato da Frank Gehry a Bilbao si estende, in tutta la sua magnificenza, in orizzontale mentre quest’ultimo capriccio dell’architetto canadese ma americano d’adozione va su in verticale. Giocando, come fa il fratello maggiore di Bilbao, con volumi eccentrici, forme sorprendenti e così via mirabolando, ma in tono minore.
Da un po’ di tempo l’esterno di questa struttura, che è già di per sé alquanto spettacolare (è pur sempre un’opera di Gehry) è rivestita, tappezzata da una serie di pannelli colorati. È l’intervento, che più site specific non si può, di Daniel Buren. Installazione osannata e criticata. Ma forse ancora più muscolare del museo di Gehry. Insomma, una lotta tra titani. Architettura ruggente da un lato, arte giganteggiante dall’altro.