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Sono loro i finalisti della commissione d’arte pubblica letteralmente più visibile d’Inghilterra, se non altro per la quantità di pubblico che ogni giorno vi getta lo sguardo: siamo in Trafalgar Square a Londra, e stiamo parlando del celebre “Fourth Plinth”.
Tra Huma Bhabha, Damián Ortega, Heather Phillipson, Michael Rakowitz e i Raqs Media Collective, a spuntarla saranno solo due, e le rispettive opere saranno installate nel 2018 e nel 2020.
Tra la proposta che a noi risulta più interessante sicuramente c’è The Invisible Enemy Should Not Exist, di Rakowitz, la ricreazione di una scultura assira di una divinità protettrice, sotto forma di una creatura alata chiamata Lamassu, distrutta dall’ISIS.
Da parte dei Raqs Media Collective, trio Delhi-based, una statua acefala che mostra la rappresentazione della presenza-assenza del potere nella scultura, mentre un po’ più banale il “gelato” di Phillipson, con ciliegina ed elicottero.
Impressionanti per dimensioni potrebbe essere High Way di Ortega (sopra), furgoncino Wolkswagen sormontato di scale e barattoli di vernice come un castello di carte, ma anche l’informe di Huma Bhaba. Vedremo, insomma, il prossimo marzo, che si accomoderà qui, seguendo le partecipazioni di Elmgreen e Dragset, Hans Haacke e Yinka Shonibare.
Il concorso è supervisionato dal sindaco di Londra Sadiq Khan, e da un gruppo di 10 membri che comprende Iwona Blazwick, direttore della Whitechapel Gallery, l’artista Jeremy Deller e Matthew Slotover, co-direttore di Frieze Art Fair.
In home page: Michael Rakowitz, The Invisible Enemy Should Not Exist, 2016. Photo James O. Jenkins, courtesy l’artista