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Pandolfini, casa d’aste con sedi a Firenze, Milano e Roma, ha iniziato l’anno con slancio con la prima asta tenutasi il 1 marzo. Una giornata intensa dedicata alla pittura e alla scultura, che ha realizzato un totale pari a un milione 539mila euro, che ha avuto il suo culmine nella sessione mattutina che ha visto protagonisti dipinti e sculture eseguiti fra Tre e Seicento.
Il top lot della vendita è stato Giovane con Pipa, attribuito al pittore fiammingo Michiel Sweerts, l’opera è stata accolta con partecipazione dai clienti internazionali che hanno dovuto confrontarsi con agguerriti collezionisti italiani in una competizione, a suon di rilanci senza esitazioni tra telefoni e sala, che ha fatto schizzare l’opera a 338mila e 500 euro.
Tra le altre opere a spiccare la piccola Natività di Jacopo di Cione che ha raddoppiato la base d’asta la piccola, aggiudicata a 52mila e 500 euro. La sessione pomeridiana è stata caratterizzata dal successo di una serie di dipinti di paesaggio, e un gruppo di sculture, bronzi o marmi, in modo trasversale lungo i secoli rappresentati in catalogo. Nella seconda e ultima parte del pomeriggio, sono andati in scena i 129 lotti del catalogo relativi ai dipinti dal XIX al XX secolo. Reduce dal record di 320mila euro di qualche mese fa sempre da Pandolfini, Pietro Luchini torna all’incanto con Ritratto di Gentiluomo con moglie e figlie, venduto per 15mila euro.